1. Il primo anale non si scorda mai


    Data: 20/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    Ho sempre guardato porno nella mia vita; quando ero ragazzino non c’era internet, e la reperibilità del materiale era davvero scarsa. Era abitudine cercare i giornalini e le cassette negli armadi dei genitori, avendo cura di riporre ogni volta le cose con lo stesso ordine in cui le avevamo trovate. I più fortunati potevano contare sul fratello maggiore che si riforniva, anche per loro, dall’edicola del quartiere.
    
    Sui giornali e nei video che ho visto in quel periodo, trovavo sempre delle bellissime ragazze, ma non c’era mai nulla in più del sesso classico. Al massimo potevi beccare delle scene di porno lesbo. L’avvento di internet ha dato il la a categorie e sotto categorie. Non che prima della rete la gente non facesse certe cose, ma di certo era difficile trovarne traccia nel mercato classico della pornografia.
    
    Per quanto riguarda la mia esperienza, una delle prime cose che ho scoperto grazie alla rete, è che mi piacevano i trans. Quando me ne accorsi le prime volte pensai di essere gay. Ancora dividevo tutto in bianco e nero, oggi conosco qualche sfumatura in più. Il mio interesse negli anni è aumentato, ma ad oggi non ho mai avuto nessuna esperienza con un vero transessuale. Ma non sono minimamente frustrato per questa situazione, dato che la mia ragazza adora incularmi con il suo strapon.
    
    D’altronde è stata proprio lei, all’inizio della nostra storia, a farmi scoprire le gioie del sesso anale.
    
    Ricordo ancora la prima volta che mi penetrò con un dito mentre ...
    ... mi succhiava l’uccello. Sentii un brivido salirmi lungo la schiena, mi piacque fin da subito.
    
    Un giorno, in giro per sexy shop, decidemmo di comprare una cintura fallica. La nostra scelta fu per una cintura con il doppio fallo, uno per l’uomo e uno per la donna. Così che anche lei potesse godere quando il cazzo in vinile sarebbe entrato ed uscito dal mio culetto.
    
    Durante il viaggio di ritorno, vedevo la voglia di dominarmi negli occhi della mia ragazza. Così, mentre guidava, iniziai a leccarle i capezzoli, mordicchiandoli di tanto in tanto, e stimolandole il clitoride con il dito indice. Mi ordinò di smetterla, se non ero disposto a fermarmi al lato della strada. Obbedii.
    
    Una volta tornati a casa mi sentivo una cagnetta in calore, non potevo fare a meno di girarmi le dita intorno ai capezzoli. Avevo già provato la penetrazione con un vibratore guidato dalla mia lei, ma ero curioso di vedere come lei avrebbe reagito vedendosi con un cazzo tra le gambe. Andai in bagno a lavarmi, poi mi stesi sul letto, nudo, ad aspettarla. Uscì dal bagno che era un incanto; indossava il completino in vinile che le avevo regalato per il compleanno. Lo adoravo perchè lasciava libere le parti in cui lei ama farsi stimolare, soprattutto i capezzoli. Le gambe erano coperte da delle bellissime calze a rete nere, a maglia stretta. Dei tacchi lussuriosamente alti slanciavano le sue bellissime gambe. E poi lui, il cazzo in mezzo alle sue gambe. Ero estasiato. Mi chiese se mi piaceva quanto stavo ...
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