Daniela racconta - 1) Comincia una nuova vita
Data: 27/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... agitazione. Arrivata alla carrozzeria pochi minuti prima dell'ora concordata, vedi Alfonso che era già lì ad attendermi ed ebbi modo, mentre mi avvicinavo, di notare quanto fosse un bell'uomo, in giacca e cravatta. Mi accolse con un grande sorriso -decisamente affascinante, se devo dire- e poi entrammo e cominciammo a far esaminare l'auto. In effetti i danni, che sembravano molto dispendiosi, erano in realtà facilmente riparabili con poche centinaia di euro e lasciai quindi la macchina, già accordandomi per il ritiro lì a due giorni. Uscendo dall'officina, ormai appiedata, Alfonso insisté per darmi un passaggio e quando accettai, mi propose poi, vista l'ora, di andare a mangiare qualcosa insieme, dato che non sarebbe rientrato a casa per pranzo, poiché neanche sua moglie quel giorno sarebbe rientrata. La mia prima risposta fu no, dissi che dovevo andare a casa, che dovevo pensare a mio figlio... anche se però, dentro di me, un qualcosa avrebbe voluto che accettassi l'invito; alla fine accampai la labile scusa di non essere vestita in modo adatto per andare a pranzare fuori e lui -come intimamente speravo- mi disse di non preoccuparmi, che mi avrebbe accompagnata a casa e mi avrebbe aspettata di sotto mentre mi cambiavo; replicai ridendo, dicendo che non lo avrei mai fatto aspettare di sotto, ma mi resi subito conto che questa mia affermazione era il consenso che lui sperava. Così salimmo in casa e mentre lui attendeva in soggiorno, sorseggiando un bicchiere di vino bianco ...
... freddissimo ed ascoltando musica, mi feci una rapida doccia e mi preparai indossando un bel vestito longuette con bretelline, con un vistoso scollo e sandali coi tacchi a spillo. Prima di partire avevo chiamato i miei, avvertendoli che stavo andando a pranzo da un�amica e mia madre si dichiarò felice di potersi occupare ancora del nipotino. A pranzo mi portò in un bel ristorantino poco fuori città, da un suo amico e quando arrivammo lì, già parlavamo con quella giocosa confidenza come se ci conoscessimo da anni. Più parlavo con lui e più mi sentivo eccitata, non mi era mai successa una cosa simile; mi trovavo a tavola con un uomo che conoscevo appena, ma la mia eccitazione cresceva man mano che apprezzavo sempre più la sua compagnia... ma forse la situazione era intrigante di suo. Dopo pranzo, ritornammo alla sua auto perché mi riaccompagnasse dai miei ed io mi sentivo leggera come un palloncino e frivola, forse a causa dell'ottimo vino fresco che avevamo bevuto; mentre tornavamo verso la città, lui delicatamente mi mise la mano sulla coscia sinistra, e poi, visto che non facevo nulla per rifiutare il contatto, lentamente cominciò a risalire; io -per niente infastidita- allargai pure un po' le cosce per facilitargli l'esplorazione e quando alla fine sentii le sue dita infilarsi sotto le mutandine e penetrarmi, mi sfuggì un gemito di piacere e lo guardavo fisso, mentre la mia la mia lingua mi roteava sulle labbra, come accarezzandole. Si fermò con l�auto in una stradina sterrata, ...