Io, valentina: la mia prima volta...
Data: 21/10/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: milissa67, Fonte: Annunci69
Ciao, sono Valentina, ho quasi 25 anni e… se voglio, sono assolutamente disinibita.
Mi trovo a scrivere, per la prima volta, su di me e questo –devo dire- mi eccita moltissimo, perché non l’ho mai fatto. Soprattutto mi eccita il fatto che molte persone, spero, leggeranno ciò che scriverò e quello che mi auguro è che possano eccitarsi e, pensando a me, fantasticare e sognare di possedermi come lo vorrebbero.
Il marito di mia mamma –che ovviamente non è mio padre- ha un grande merito, che è quello di avermi “iniziato” al vero sesso, disinibito, diverso, fuori da ogni schema…
Da un po’ di tempo oramai, scopiamo assieme, ma scopare è assolutamente riduttivo.
Ma andiamo per ordine!!!
Fin da quando avevo undici-dodici anni, sono sempre stata attratta dai vestitini, dalle calze, dai tacchi alti, ma per ovvi motivi, non potevo –per la mia età- indossare abiti succinti.
Ricordo perfettamente una sera di fine Ottobre, quando finalmente riuscii ad ottenere il permesso per andare alla festa di compleanno di una mia amica. Quella sera indossai un bellissimo vestitino color pesca, le mie prime calze di nylon color daino (fino ad allora indossavo i collant per ragazzine, quelli di filanca) ed un paio di scarpe con un po’ di tacco (quattro cm.).
Ero molto carina e, non appena uscita di casa, mi truccai pure…
Durante la festa conobbi Claudia, una ragazza di un paio d’anni più grande di me, molto bella (che adesso è la mia migliore amica) e passai gran parte della sera ...
... a chiacchierare con lei. Da subito si era instaurato un ottimo feeling e c’era molta complicità tra noi due, Fatto sta che le confidai un segreto che da molto tempo mi assillava: non capivo perché in determinate situazioni, soprattutto quando per esempio indossavo le calze e/o mi guardavo allo specchio per vedere com’ero, mi sentivo bagnata proprio lì, tra le gambe.
Lei, con molta tranquillità, mi rispose che era del tutto normale e che se ne volevo sapere di più, avrei dovuto seguirla.
Senza indugiare, la seguii ed andammo nel bagno del piano di sopra. Nonostante ciò mi apparisse un po’ strano, non esitai ed entrai con lei. Chiuse la porta a chiave e mi disse di togliermi il giacchino che portavo sopra il vestito e che mi copriva la schiena scoperta.
Mentre mi parlava, iniziò ad accarezzarmi le spalle e le braccia ed io la lasciai fare.
Poco dopo arrivò a sfiorarmi il seno –che pur se non enorme, era già sviluppato- ed i fianchi. Poi si inginocchiò e mi accarezzò le gambe fasciate dalle calze, mi sfilò le scarpe e mi baciò i piedi.
Io sentivo uno strano calore in tutto il corpo e, proprio là, mi sentivo sempre più bagnata.
Claudia mi mise una mano sotto la gonna e piano piano arrivò a toccarmi la passerina, prima molto dolcemente, quasi in maniera impercettibile, poi sempre più intensamente fino a palparla quasi con forza.
Mi sentivo spossata, senza forze, ma mi piaceva immensamente.
Claudia mise anche l’altra mano sotto il vestito, fino ad arrivare a ...