1. Io, valentina: la mia prima volta...


    Data: 21/10/2018, Categorie: Lesbo Autore: milissa67, Fonte: Annunci69

    ... toccarmi i seni ed a titillarmi i capezzoli.
    
    Andò avanti così per qualche minuto e poi mi disse; “togliti il vestito ed il reggiseno”.
    
    Io ubbidii nuovamente e lei prese a leccarmi i capezzoli ed a baciarmi il collo e le guance fino a schiaffarmi la lingua in bocca.
    
    Presi coraggio ed iniziai anch’io ad accarezzarla, assecondando con piacere i suoi baci, muovendo la lingua attaccata alla sua.
    
    Claudia aveva infilato la mano nei miei collant e sotto lo slippino, accarezzandomi –ora- la fichetta che era un lago di umori e mi chiese: “Ti piace?”.
    
    Ovviamente risposi di si ed anch’io le chiesi di togliersi i vestiti.
    
    Era bellissima e presi anch’io ad accarezzarla, stringendola a me per sentire il calore della sua pelle sulla mia.
    
    Lei mi infilò piano un dito nella fica e, dopo le piccole problematiche iniziali, lo spinse dentro tutto e cominciò a muoverlo ritmicamente su e giù.
    
    Cercai anch’io di fare lo stesso con lei, ma non ci riuscivo perché non capivo più nulla…
    
    Ero in estasi ed ebbi il mio primo orgasmo quasi subito. Lei mi disse: “Brava, adesso stenditi sul tappeto e lasciami fare”. Ubbidii ancora e lei, dopo avermi tirato giù leggermente le calze e le mutandine, iniziò a leccarmi la fica ed il clitoride, facendomi venire per la seconda volta.
    
    Mi chiese se mi sarebbe piaciuto provare ed io le risposi di si. Si tolse le mutandine e, accovacciandosi sopra il mio viso, mi mise la sua fica in bocca. Ero estasiata da quel profumo di fica e cominciai a ...
    ... leccarla con avidità.
    
    Leccavo tutto, non capivo nulla, ma le mie mani impararono subito cosa dovevano fare e, continuando a leccare la fica di Claudia, iniziai a masturbarmi finchè ebbi il mio terzo orgasmo di fila.
    
    Restammo ancora un po’ abbracciate, là distese, finchè Claudia mi disse: “Per oggi credo sia abbastanza e poi è meglio andare altrimenti inizieranno a cercarci”.
    
    Ci riassettammo e tornammo di sotto. Dopo circa mezz’ora mia mamma tornò a riprendermi ed andai a casa.
    
    Una volta in camera, ripensando alla serata trascorsa, mi eccitai nuovamente (questa volta avevo capito che cos’era quell’umido nella mia passerina). Mi infilai il collant senza le mutandine e cominciai ad accarezzarmi. Desideravo Claudia, le sue mani, la sua lingua…. Presi la bomboletta del deodorante dalla mia borsetta e lo utilizzai a mo’ di cazzo. Era la mia prima volta e lo infilai tutto, poi presi a muoverlo su e giù, dapprima piano, poi sempre più energicamente, accarezzandomi con l’altra mano i seni e le gambe. La sensazione del nylon sulla pelle mi faceva impazzire, finchè venni copiosamente; sentivo che dalla fica mi colava del liquido che mi bagnava le gambe e le calze. Per non urlare, mi misi una mano davanti alla bocca e l’altra premeva sulla fica, serrando le gambe con forza, quasi a non voler perdere quell’istante.
    
    Quella notte dormii profondamente e sognai, sognai, sognai… tanto che al mattino mi ritrovai ancora completamente bagnata. L’unica cosa che mi preoccupava era ...