Un volo per new york
Data: 21/10/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: sensualia
... ancora, deve essere piacevole guardare il reggiseno color seta che lascia scoperta la rotondità fin quasi al capezzolo…piccoli movimenti ancora nella semioscurità, gli sguardi sempre più frequenti, con abilità riesco a mostrare l’areola bruna, una parte del capezzolo, ormai il ragazzo è rapito, catturato da me. Sento un sottile piacere che avanza, qualcosa di sconosciuto, il piacere della mente forse o il desiderio di misurare le proprie armi, comunque sia ora non mi fermerei per nulla al mondo.
Vedo che inizia a muoversi sulla poltroncina, forse si tocca chissà, tiro su le gambe sul posto vuoto accanto a me, sempre tenendo fede alla parte della passeggera dormiente, voglio alzare la posta, le gambe, l’autoreggente, la gonna che sale. Ormai non guarda altro, credo non pensi più all’amore perduto, lo spettacolo deve essere intrigante, mi sembra di essere sul set di un fotografo per uno di quei book anni 60, beh io sono degli anni 60!
Ormai non nasconde più gli sguardi non so cosa pensi e neanche mi interessa, sotto il plaid leggero vedo qualcosa muoversi, immagino si tocchi, il pensiero mi eccita, avverto chiaramente un lieve, piacevole umido fra le cosce che si schiudono ormai senza comando, credo che la visione ora sia ancor più eccitante, senza grandi ostacoli fin alle mutandine esili e sottili, la sua mano si muove chiaramente accarezzando ...
... l’asta, il plaid si sposta un poco, scorgo la cappella umida di umori, un crescendo di eccitazione, non resisto, sento le mie dita sulla gamba e poi più su oltre il bordo dell’autoreggente, guardo la sua mano che accelera, l’asta ora è completamente visibile, immagino di toccarla, baciarla sorreggendogli i testicoli gonfi, mi sto toccando, scivolo sotto gli slip, la sento bagnata come non mai, il clitoride liscio turgido, si è aperto i pantaloni, ha un bel sesso, i testicoli ora liberi ondeggiano ad ogni movimento, un dito scivola nella vagina immaginando l’amplesso con quel bel cazzo, l’altra mano carezza il capezzolo turgido, scuro, le dita diventano due, la sento calda, liscia, gonfia, mi mostro così senza più difese, credo di essere quasi oscena mentre la sua mano disegna movimenti sempre più ampi, vengo scossa da un orgasmo infinito, con gli occhi appena socchiusi dall’emozione lo vedo zampillare il seme bianco candido più e più volte cola lungo l’asta, bagna i testicoli, la finzione è finita da un pezzo ora lo guardo, rimaniamo a guardarci senza ricomporci godendo fino alla fine di quel momento unico, irripetibile. Ci ricomponiamo ora tutto rientra è un banale viaggio in aereo, fra poco atterreremo, lo guardo ancora per un attimo, appena in tempo per scorgere le sue labbra che pronunciano sorridendo un silenziosissimo ‘grazie’. Che carino…
.