Sete di Lei
Data: 22/10/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Gabriele22, Fonte: RaccontiMilu
... suono gelatinoso che le membra umide emettono al passaggio ormai avvinto della mia lingua. Tolgo le mutandine.Lei inizia a fumare, intanto, viziata, avvolta nel calore del fuoco, ed immersa nel piacere, da cui, devota, si lascia mangiare, facendosi lustrare ed adulare tra le cosce nude.La mia fame di lei sale quanto più sento che la danza scivolosa tra il mio gusto e il suo piacere le stempera le forze, godendo la sento sciogliersi su quella poltrona. So che ha avuto ciò che voleva, ma non mi faccio troppi problemi.Ebbro del suo miele, alzo gli occhi, quelli che lei teneva chiusi, abbandonata all�estasi del vino, dell�erba e dell� affascinante, tenebroso ed accogliente mondo del piacere. Priva di ogni resistenza, mi lascia intuire che si fida, il fatto che non sia uno sconosciuto le slaccia eventuali tensioni, paure o ansie da pregiudizio.Con una mano si scopre il seno e con l�altra mi afferra ferma la testa, tenendomi duramente li, a leccargliela, a massaggiarle la figa con la lingua imbevuta di lei, a donarle un angolo di piacere tra le piaghe di un�età complicata. Ogni mio cambio di mosse è impedito, non che lo volessi, ma quella mano a possedermi, a dettare il mio dovere, incide nel sottolinearlo.Il suo respiro affannato ad ogni tocco, ad ogni carezza della mia ...
... lingua, ad ogni assaggio, ad ogni goccia di piacere, mi fa sentire un cane intento a dissetarsi. A dissetarsi alla fonte tiepida, sacra e segreta della sua intimità. Le tengo divaricate la gambe, ne appoggio poi una sul braccio del divanetto, per avere una mano libera e penetrarla con due dita, ed insistere nel cercare di provocarle quell� appagante e violento orgasmo che invoca ad ogni sguardo lanciato per sbaglio, o curioso, o ad ogni mugolio trascinato.Suonano al citofono. Sono arrivati. Contro ogni forza di gravità lei alza la testa e riapre gli occhi.Mi fermo, forse sul più bello.Sapendo cosa avremmo dovuto fare mi alzo e, temporeggiando nei passi, vado per aprire loro il portone. Lei visibilmente spaesata e contrariata manda giù tutto d�un sorso un altro bicchiere, così tanto per tenersi in forma e riprendersi un po�. Lei è così. La guardo e le sorrido, lei fa lo stesso. Torno. Bevo un bicchiere d�acqua e mi riprendo la mia canna, che, poverina, era stata lasciato a poco meno della metà : �la serata è lunga� avanzo tra me e me, ma lei ne intuisce il senso. Forse�Entrano.Lei, rivestita, corre alla porta.Ehi carissimo!... � esclamo voltandomi verso il mio migliore amico - �ma quanto tempo ci avete messo ad arrivare? Era mezz�ora che non facevamo altro che aspettarvi!