1. Passeggiata nel parco (1)


    Data: 22/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... sborra.
    
    D’improvviso sentiamo dei passi, ma non smettiamo di contorcerci. Poi una voce sbotta: “Abbiamo visto che vi piace ciucciare cazzi!”. Io e Pino ci voltiamo e due figuri, appena illuminati dal lampione accanto alla panchina, ci sovrastano.
    
    “Mmmmm, sìììì, moooolto!”, ammicca Pino, leccandosi le labbra come se cercasse dei residui di sperma.
    
    “Bene, perché ne abbiamo qui giusto un paio pronti per voi!”, prosegue lo stesso tipo, e con un movimento rapido si sbottonano le patte e tirano fuori due mazze nere. Rialziamo lo sguardo e, osservandoli meglio, ci rendiamo conto che sono i due ragazzi che abbiamo conosciuto in discoteca. Ci avranno seguito!
    
    Pino non si scompone e agguanta il cazzo di fronte al suo naso, inghiottendolo voracemente. Io non voglio essere da meno e inizio a leccare l’altro con voluttà.
    
    “Oh sì, che brave puttane”, fa l’altro tipo e, afferrando la testa di Pino, gli scopa la bocca facendolo tossire per i colpi che gli arrivano in gola.
    
    Il cazzo che mi sto lavorando comincia a prendere vigore: mentre lo lappo per tutta la sua lunghezza, quello alza piano piano la testa e punta alla mia bocca. Allora, apro le labbra per assaporare la cappella e la succhio mugolando. Il tipo si china in avanti, eccitato dalle stimolazioni delle mie fauci, poi si riprende, si rialza e comincia a fottermi fino in gola.
    
    I due neri estraggono le loro verghe dalle nostre bocche quasi contemporaneamente ed io e Pino restiamo basiti: non sono molto ...
    ... grosse, ma la loro lunghezza è incalcolabile. Ecco perché non sentivo sbattere il ventre del tipo contro il mio naso, anche se il suo glande mi arrivava alle tonsille! Quei due esemplari di cazzo rendono pienamente giustizia alla loro origine!
    
    Il nostro stupore viene interrotto da nuovi affondi dei due stalloni nelle nostre bocche. Poi si scambiano di posto e ricominciano a violarci. “Dai, succhiate, succhiate! Che vacche spaziali!”, sbotta uno. “Sì, proprio stellari!”, aggiunge l’altro.
    
    Di colpo si allontanano un po’ da noi e ci ordinano di spogliarci. Noi ci alziamo e ci leviamo tutti i vestiti.
    
    “Fateci vedere quanto siete troie! Lesbicate, dai!”. Pino si volta verso di me, mi afferra la testa tra le mani e inizia a baciarmi le labbra dolcemente e a leccarmele con la lingua molto delicatamente. Io mi apro un po’ e lui entra aumentando la passione del contatto.
    
    “Fratello, queste sono delle professioniste”, dice uno all’altro, mentre entrambi si masturbano. Poi, sopraffatti dalla libidine, ci afferrano per un braccio e ci scaraventano sulla panchina, sulla quale cadiamo dando loro le spalle. Si sputano su una mano e ci spalmano la saliva tra le chiappe. Quindi infilano le loro mazze nei nostri solchi e spingono per entrare.
    
    Entrambi urliamo non appena i cazzi si fanno strada in noi, peraltro con estrema facilità. Tuttavia, non riescono ad introdurli completamente: “Dai, prendilo tutto, vacca!”, impreca uno. “Anche la mia non lo ingoia per intero!”, sbotta ...
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