Il venditore ambulante 5 -festa di laurea- i
Data: 23/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Soundserio
... guardandoci attraverso lo specchio posto –“Felice?”- domandai –“Si tantissimo”- , -“Sono grandi soddisfazioni”- dissi poi –“Esatto”- era un po’ sfuggente, sgrondò le mani e prima di andar via si girò –“Spero che porti le mutandine stasera”- disse uscendo dal bagno. Guardai il viso arrossire allo specchio, cavoli quell’uomo era davvero intrigante, non mi sarei aspettato un affermazione di questo genere, se Vincenzo venisse a scoprire cosa tutto combinavo davanti a suo padre mi avrebbe radiato dalla cerchia degli amici. Quando tornai dagli amici erano ancora in terrazzo a fumare e sbevucchiare, i discorsi furono molteplici, dall’università, al lavoro e alle donne.
Il sole iniziò a tramontare e l’ora si fece tarda, intorno alle venti e trenta rimanemmo in pochi, già un po’ su di giri e con le chiavi dell’auto di Marta fu il caso di fermarmi un secondo con l’alcol e di iniziare a salutare tutti –“Come vai già via?”- domandarono –“Si, ho l’auto di un’amica che devo restituire entro stasera”- Vincenzo rimase un po’ deluso, ma capì la situazione –“Va bene, però prometti che ci becchiamo nei prossimi giorni a fare baldoria”- , -“Promesso”- incamminandomi dentro –“Vado a salutare i tuoi”-. All’interno della sala vi erano rimasti solo i familiari del ragazzo, la nonna con gli zii e i suoi genitori, cominciai dall’anziana signora andando a finire poi con il papà e la mamma –“Vai già via Gabriele?”- domandò –“Si devo scappare, ho l’auto di un’amica da restituire”- , -“Oh ci dispiace, ...
... mi raccomando alla guida”- si assicurò fossi sobrio mentre Giacomo ci passò accanto carico di buste e bustoni contenenti regali –“Giacomo vieni a salutare”- lo chiamò sua moglie –“Vuole una mano?”- domandai vedendolo in difficoltà –“No, non preoccuparti grazie”- , -“Sicuro? Dove ha la macchina?”- , -“Ai sotterranei qui vicino”- che fatalità –“Ma dai anch’io, sto andando proprio là. Dai mi dia qualcosa”- allungai la mano per liberarlo un po’ di bagagli –“E’ stato davvero un piacere signora, grazie ancora”- , -“Grazie a te, buon viaggio”- demmo le spalle a tutti e ci incamminammo silenziosi verso i parcheggi poco distanti. Ormai lontani dalla festa –“A che piano ha parcheggiato?”- cercai di rompere il ghiaccio –“All’ultimo in fondo”- , -“Anch’io, erano gli unici liberi a quell’ora”- dissi contenendo la felicità di dover trascorrere del tempo in completa solitudine in sua compagnia –“Senti un po’.. ma da quando conosci Vincenzo?”- chiese tutto curioso –“Ci siamo conosciuti qualche settimana fa al viaggio di studio”- , -“Ah quindi vi conoscete da poco?”- , -“Si, abbiamo instaurato un bellissimo rapporto su in montagna”- , -“Bene”- , -“Sa, suo figlio è davvero un bravissimo ragazzo”- , -“Lo so, è troppo buono”- , -“Si, ma anche molto simpatico”- , -“Di un po’, ma non è che tra te e lui c’è qualcosa? Devo sapere qualcosa?”- mi lasciò spiazzato –“In che senso?”- replicai –“Nel senso che.. insomma capisci no? C’è qualcosa di segreto che devo sapere di Vincenzo?”- , -“Aaah no no, non ...