1. Una settimana da schiava - Capitolo II: La servetta sottomessa


    Data: 23/10/2018, Categorie: Trans Autore: sally_xdress, Fonte: EroticiRacconti

    ... casa, la mia padrona mi ordina: "Sally via questi vestiti, mettili pure su quella sedia. Ho preparato qualcosa di più consono per te". Mi spoglio davanti alla mia signora e ripongo i miei abiti maschili dove mi è stato ordinato. "Visto che per una settimana sarai ai miei ordini, ho comprato una divisa per te", mi dice mentre mi conduce al salone. "La indosserai soltanto in casa, tranne quando andrai a dormire". "Si, mia padrona" "La tentazione di rimetterti il plug è forte, vederti sculettare con quella coda mi eccita da impazzire, ma non lo farò oggi; ho ben altro in serbo per te". Mi fa indossare delle culotte nere e già il mio cazzo sembra volersi affrancare da questa gabbia sexy; quando mi allaccia il reggiseno nero abbinato vedo che stringe l'attaccatura più del dovuto, con il risultato che davanti i miei pettorali sono portati più in alto, come se avessi un minimo di seno. "Così la mia servetta avrà anche un po' di tette che non guasta" Mi aiuta ad infilare dei collant bianchi, molto velati, e poi mi porge un completino da cameriera con la gonna molto corta, che a stento mi copre il sedere. Con le calzature sono più fortunata, perché mi toccano delle scarpe di vernice nera con un tacco molto basso. "Ci siamo quasi... Visto il tuo ruolo direi che questa è più che appropriata", sorride mentre mi porge una collana con delle lettere sul davanti a formare una scritta inequivocabile: "SLAVE". Completa la sua opera, facendomi indossare una parrucca nera a caschetto e ...
    ... truccandomi lo stretto indispensabile: rossetto rosso, ombretto celeste e mascara sugli occhi. "Ed ora schiavetta questa è un elenco dei tuoi compiti per oggi, comincia con il pranzo che la tua padrona ha fame!" Mi offre una lista bella lunga e per ogni compito è specificato in dettaglio cosa fare; non fa eccezione il pranzo, che mi tiene un'ora incollata ai fornelli. Quando ho finito, le servo la pietanza come farebbe una vera cameriera ed attendo in silenzio un suo commento; "Complimenti, il piatto è buono, siediti qui a mangiare con me", mi concede infine. Dopo aver finito di mangiare, passo alle altre faccende domestiche, sempre sotto la supervisione divertita della mia signora, che se la gode a fotografarmi con lo smartphone; in alcuni momenti mi chiede di mettermi in posa portandomi un dito alla bocca o mettendo in mostra il mio sedere. Non ancora soddisfatta, ogni volta che le passo vicino, si diverte a stuzzicarmi il pacco o a palparmi il sedere, utilizzando le mani o i piedi. "Bene bene, finora ti stai comportando da brava servetta ubbidiente, sono molto soddisfatta ma ora voglio un segno della tua assoluta sottomissione". Le spunta sul volto un sorriso malizioso, quindi si toglie la scarpa e mi porge il piedino con le unghie smaltate di azzurro. "Bacialo!". In risposta al suo ordine, ormai sottomessa e pienamente calata nel mio nuovo ruolo, mi inginocchio e le prendo il piede tra le mani. Inizio a baciarlo delicatamente, partendo dal collo e scendendo lentamente fino alle ...