1. La mia vicina -1


    Data: 23/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948

    ... successo.
    
    In pratica, le si era staccato lo scarico del lavandino ed era fuoriuscita una quantità d'acqua, che lei aveva già asciugato. Ma siccome non sapeva cosa fare, mi aveva chiamato.
    
    Mi sdraiai sotto il lavandino, mentre lei si accosciò davanti a me. Stava con quel suo corto vestitino semi sbottonato e senza le mutandine, la sua bella figa, contornata di pelo biondo in vista.
    
    A quella vista, il mio uccello ebbe un'impennata improvvisa. Io ero in calzoncini corti e senza i boxer, per cui l'erezione si vedeva chiaramente. Lei non poteva non averla vista. Ed infatti, mentre mi passava gli ordegni che mi servivano aprì ancora un poco le gambe, regalandomi una visione da sogno. Ad un certo punto, me lo sfiorò pure, sorridendo.
    
    Non so come feci, ma finii il lavoro, sempre con il cazzo durissimo ed uscii da sotto il lavandino.
    
    Lei nel frattempo si era alzata e mi stava davanti.
    
    -”Vuole un caffè ?” mi chiese
    
    -”Si, grazie”, ribattei, avvicinandomi a lei, che non si ritrasse. I suoi capezzoli sembravano vole sfondare la stoffa del suo abitino. Mi avvicinai fino a sfiorarle il seno, mentre le mie mani iniziavano a sbottonarle il vestito.
    
    -”No, la prego”, fece, ma sembrava più in sì che un no.
    
    In breve le aprii il vestito fino alla vita e tirai fuori quelle splendide tette, iniziando a succhiarle i capezzoli. Erano delle tette di una terza piena, leggermente cascanti, due capezzoloni scuri, eretti e duri da non credere. Continuando a mordicchiarle e ...
    ... succhiarle i capezzoli, le sbottonai del tutto il vestitino e glielo feci cadere a terra.
    
    Ora era completamente nuda e stava mugolando di piacere. Senza smettere di lavorarle le tette, scesi con la mano sul suo inguine ed iniziai a passarla nel folto boschetto biondo. Lei spinse il bacino in avanti a cercare ancora la mia mano, che piano scese fino alla fessura. Iniziai a massaggiarle il clitoride, prima piano, poi sempre più energicamente, glielo presi fra le dita e lo strinsi.
    
    Lei emise un gemito di piacere. La mia mano continuò a scendere fino ad infilarle un dito in figa. Era bollente e bagnatissima. Lei, che fino a quel momento teneva la mia testa stretta sulle sue tette, mi lasciò andare e s'inginocchio davanti a me, sfilandomi i calzoncini, che non ce la facevano più a contenere il mio cazzo in tiro. Poi me lo prese in bocca. Le afferrai la testa ed inizia a scoparle la bocca, spingendolo fino in gola.
    
    Dopo un po, la feci alzare e la feci sdraiare sul tavolo della cucina, le gambe spalancate. Mi accuccia davanti a lei ed iniziai a leccarle la figa, succhiarle e mordicchiarle il clitoride mentre le infilai piano un dito in figa per bagnarlo e poi glielo spinsi dentro al culo.
    
    Lei oramai non parlava, solo mugolava di piacere, il viso stravolto, in un orgasmo quasi continuo. A quel punto mi alzai e le infilai il cazzo tutto nella figa, fino a toccarle l'utero, mentre con le mani le pastrugnavo le tette. Lei urlava di piacere, sussultando, oramai completamente ...