La mammina (una novella italiana dell'800)
Data: 24/10/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Guzzon59
Sicilia seconda metà dell�800, una masseria, in una triste giornata di novembre, nuvolosa e fredda.I funerali si erano appena conclusi e Zu Ninu, detto u sceccu (asino), se ne stava in silenzio, triste, con la testa piegata sul petto, assorto nei pensieri che vagavano senza meta, avendo come unico soggetto la povera Zi Marì, la moglie, appena deceduta dopo lunga e penosa malattia.Pensava all�incapacità dei medici nel guarirla e all�inutilità delle medicine, care e pagate con i debiti.Teneva sulle ginocchia il piccolo Totò (Salvatore), che incosciente del dramma familiare si trastullava con un pezzo di pane duro, roso dai piccoli incisivi.In un angolo buio, curva nel suo dolore inconsolabile, c�era Rosaria, la figlia maggiore, che accarezzando il capo della sorellina la cullava teneramente.Nella stanza c�erano tutte le Comare del vicinato a consolare quel dolore infinito. Tra queste Comare Concetta, l�amica di famiglia, che osservava affranta Zu Ninu, poi spostando lo sguardo su Rosaria, con gli occhi bagnate dalle lacrime, si avvicina alla ragazza sussurrandole:�Rosa, esci che ti devo dire una parola!Rosaria alzò il capo, facendo oscillare i suoi lunghissimi capelli neri corvino. Guardò il padre che, avendo capito la situazione, gli fece cenno di seguire Comare Concetta.Passandogli vicino prese con se anche il piccolo Totò ed insieme alla sorellina seguirono Comare Concetta.Rosaria e i fratellini si ritrovarono nella cucina della casa di Comare Concetta, che abitava di ...
... fronte alla loro.�Rosa! Ora tu sei la donna della casa! Ti devi occupare di queste creature!�Si!�Tuo padre si è indebitato molto per curare tua madre! E dovrà lavorare il doppio di prima!�Si!�Lui deve pensare a gestire la mezzadria! Non deve avere altre preoccupazioni! Quindi sarai tu ad occuparti della casa!�Si!�Ricordati che io sono qui a darti una mano! Come si dice il vicinato e quasi una parentela! So cosa sta passando Zu Ninu! Anche io sono rimasta vedova e capisco cosa si prova a non avere più un compagno vicino!Comare Concetta era rimasta vedova dopo appena cinque anni di matrimonio. Era una donna ancora giovane. Non ha più voluto maritarsi sebbene abbia avuto tanti pretendenti. Aveva sofferto troppo con il marito defunto che, pare, fosse alcolizzato e violento.�Rosa! porta i picciriddi di la, poi vieni che prepariamola cena! Tuo padre deve mangiare qualcosa, sono tre giorni che non tocca cibo!�Si!Zu Ninu, era conosciuto come u sceccu, nomignolo affibbiatogli quando era ragazzo, non certo per la sua intelligenza, anzi, ma per un dono che la natura gli aveva generosamente elargito, con grande gaudio delle donne con cui era stato.Fin dal primo giorno di lutto si rimboccò le maniche buttandosi nel lavoro senza risparmiarsi le fatiche.Rosaria si era impegnata fin da subito ad aiutarlo a casa, con grande responsabilità entrò nella parte di sua madre. Accudiva i fratellini, puliva la casa, rammendava, cucinava, tutte le mattine faceva trovare al padre la sacca con il cibo, ben ...