1. Sugarcoat


    Data: 24/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: samas2

    ... silenzio della casa è solo rotto dal ronzio della lavastoviglie, nella cucina adiacente. Sorseggiando una bibita fresca parliamo, ma quasi non sento le sue parole sempre più preso da lei. La guardo: tutto il tempo trascorso, d’un tratto si annulla, e fra noi sembra possa tornare come allora. Sento il mio cuore accelerare. Poso una mano sulle sue ginocchia e lei con la bocca semichiusa mi guarda, così eroticamente che non posso più resistere. L’abbraccio. Aspiro il profumo dei suoi capelli e mangio ricordi: noi, il calore del sole, il mare, il fresco tonificante dell’acqua e il suo piacevole brivido sulla nostra pelle, l’inebriante sensazione di stringere fra le braccia Federica, il futuro che sembrava appartenerci di diritto, entusiasmante; il desiderio di lasciarsi andare, fare sesso dovunque anche nei luoghi e nelle situazioni più incredibili e improbabili, e il fuoco della nostra passione che aumentava ancor di più se frustrato, quando dovevamo necessariamente trattenerci. Le nostre lingue si intrecciano e il suo respiro è dentro di me. Le mie mani sono attratte dalle sue tette, che accarezzo, dapprima attraverso la sottile trama del cotone della canotta e poi direttamente, scivolando sotto l’indumento: la sua pelle è fresca, ancora umida di sudore. Mi conduce, prendendomi per mano, verso la sua camera, dove il letto è disfatto, le valigie sono parzialmente preparate, preludio dell'imminente vacanza. Si spoglia, illuminata dalle lame di luce che filtrano dalle stecche ...
    ... delle tapparelle lievemente discostate. Guardo il suo corpo, sempre più eccitato, lo gusto meticolosamente: è una donna nel pieno della sua bellezza. La adagio sul letto e affondo il mio volto fra le sue cosce e ritrovo entusiasta il profumo della sua figa che riemerge inalterato dalle profondità della mia memoria olfattiva. Siamo di nuovo noi, non esiste null'altro. Gioca con il mio cazzo, lo insaliva, lo lecca sapientemente, lo prende fra le sue labbra morbide, lo succhia, lo risucchia verso la sua gola, lo fa risalire: non la ricordavo così brava nel blowjob, ma non glielo dico di certo, temendo di rovinare questa magica atmosfera. Fra quelle lenzuola che già profumano di sesso, la penetro con crescente intensità: il mio cazzo affonda in quel succoso frutto maturo; i nostri corpi avvinghiati, intrecciati; i suoi gemiti e brividi a entusiasmante corollario di questo gioco: il tempo è sospeso: spero non abbia mai fine. " Vai tranquillo, non c'è problema." Sento la sua voce come in un deja-vu: in questo modo mi rassicurava, un tempo, incitandomi a procedere. Si fa strada dalle mie viscere, dai miei lombi, l’eccitazione che vorrei trattenere, mi scuote, sale sempre più e tracima nell'estasi di un bollente orgasmo. Mi assopisco, sfinito, abbracciato a Federica. E’ di nuovo mia, ma dura poco. Mi ridesta e dolcemente, ma, non di meno, crudelmente alle mie orecchie, mi sussurra: "É stato bellissimo, una coltre di zucchero su di noi, ma ora devi proprio andare. Non ho più tempo.” Si ...