1. Sguardi e seduzione...come iniziò (seconda parte)


    Data: 24/10/2018, Categorie: Etero Autore: Tempestadamore

    ... me, si, e in un paio d’occasioni, si dichiarò anche, dicendomi che le piacevo e che incomprensibilmente si sentiva attratta da me. Diventammo amici, saltuariamente uscivamo assieme, col tempo imparammo a capirci al volo eravamo diventati complici e la cosa bella era che nessuno sapeva niente di questo nostro “complotto” in cui ognuno di noi aveva la propria vita, le proprie storie e le proprie voglie. Dacché capimmo che la nostra complicità ormai era viva e reale, iniziò tutto…
    
    Una sera ci incontrammo in un locale, eravamo in compagnia di amici e amiche ed immancabilmente ci lanciavamo occhiatine fortuite, a volte ci facevamo battutine a distanza, insomma niente di che, ma ci tenevamo d’occhio. Ad una certa, mi accostai al banco del bar dove mi raggiunse V. assieme a delle sue amiche, offrii da bere a tutte, per liberarmi con eleganza di loro e chiesi a V. di raggiungermi all’esterno. Iniziammo a parlare e finimmo col parlare di fantasie, sessuali ovviamente, di cosa ci piace e di cosa alla gente piace fare di “strano” e come di consueto, non si ha mai quel (maledetto) coraggio di dire la verità su cosa ci piace veramente, sul cosa ci appaga o di come ci piace farlo. Mentre parlavamo, con occhio felino, iniziai un viaggio assurdo sul suo corpo, un equilibrio perfetto, credetemi! Non potei fare a meno di notare subito, aiutato dal controluce e dal suo vestito di seta…che i suoi capezzoli stavano apprezzando molto i discorsi che stavamo facendo e questo mi fece capire che ...
    ... stavo toccando le note giuste…per potergliela “suonare” (ridere da eccitati fa bene!) … proseguii la mia eccitante escursione visiva più in giù, su quei fianchi che si allargavano e terminavano poi dietro con un culo, gonfio, sodo al punto giusto, di quelli che quando li hai davanti, la prima cosa a cui pensi, non è di metterglielo per vedertelo rimbalzare sul pube sotto i colpi che assesti, parlo di quei culi che solo il rimming estremo rende giustizia!…
    
    Notò anche lei che il suo corpo la stava “tradendo”, la sentivo più affannata, la sentivo avvicinarsi, cercava un contatto o forse un mio cenno. Il suo torpore in seno era evidente e subito incrociò le braccia cercando di nascondere questo suo ormai precario equilibrio ormonale. Sentii di essere caduta in questo mio subdolo e casuale tranello e così decise di rivelarsi: ‘”..senti io devo dirti che ultimamente…oh diooo, mi vergogno ma non so cosa fare”’ e guardandomi dritto negl’occhi: ‘”Cazzo...mi immagino sempre tutto questo, come fosse un continuo dejàvù, noi due…così..”’ … ‘”Uh te lo giuro, non so cosa mi prenda quando sto con te, ma tu mi fai arrivare laddove nessuno, per quanto me ne diano…”’. Spalancando gli occhi, sorridendo, delicatamente le sfiorai con la mano la bocca e la zittii. ‘”..mh sapevo che non avrei dovuto dirti niente…vado in bagno, scusami”’ e fece per andarsene. Alla parola ‘bagno’ la afferrai dolcemente per un braccio e lei senza la minima resistenza, si fermò, la presi per mano e le dissi: ‘”Andiamo, ...