Cornelia - L’Insegnamento
Data: 27/10/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti
... la punta. Con delicatezza, ma anche con decisione. State cercando di indurire il suo sesso, non dovete preparare un impasto.” Cornelia non poteva crederci! Stava ricevendo lezioni su come masturbare un uomo dalla sua Regina! Sapeva che gli uomini si masturbavano, non pensava avessero bisogno di aiuto da parte della donna! La Regina continuava a spiegare: “Una volta indurito, non dovete prenderlo assolutamente in bocca! A Sua Maestà piace essere accolto subito nel corpo della sua dama.” Prenderlo in bocca?! Ma menomale! Cornelia aveva già fatto fatica a concepire che bisognasse toccare il pene con le mani! Altro che prenderlo in bocca! Non era quello l’orifizio in cui accoglierlo! Per quale motivo, poi?! “Mi raccomando, mia cara. Non dovete assolutamente prendere l’iniziativa! È Sua Maestà che comanda non solo il regno, ma anche la situazione in camera da letto. Voi dovrete solo mettervi sul letto a quattro zampe, con il fondoschiena ben piegato verso l’alto.” Aiuto! Cornelia ormai stava sudando freddo! I suoi occhi vagavano freneticamente verso il basso, alla ricerca disperata e inutile di qualsiasi cosa la aiutasse a superare quel momento di estremo imbarazzo. A quattro zampe...come i cani! “Cara, mi raccomando. Dovete rimanere in quella posizione e basta, al Re non piacciono le posizione dove ci si guarda negli occhi o dove ci si abbraccia. Voi dovete essere sottomessa e lui deve montarvi. Niente contatto visivo o carezze oltre l’inizio. Sono stata chiara?” “S...i...?” ...
... “E soprattutto, non parlate. Al Re non piace che si parli.” Cornelia voleva sprofondare nel legno o sparire nella fantasia floreale delle pareti. Avrebbe dovuto giacere...no, neanche giacere. Avrebbe dovuto fungere da sfogo sessuale di un uomo senza sentimenti, senza un minimo di tenerezza o contatto umano. Come un animale. “E mi raccomando, mia cara. Una volta finito, dovete ringraziarlo e giacere nel suo letto a pancia in su, per aumentare le possibilità di fecondazione. Siete qui per donargli un erede.” Ah, giusto. Cornelia quasi si era scordata quella parte. Doveva avere un rapporto sessuale con un uomo di cui non conosceva neanche l’aspetto e il nome, ma doveva portare in grembo suo figlio. “All’alba lascerete i suoi alloggi e tornerete ai vostri, chiaro?” “Chiaro...” sussurrò Cornelia. La Regina tornò ai suoi modi gentili. Le accarezzò la testa. Cornelia si sentiva un cane già in quel momento. “Vedrete che andrà tutto bene. Mio marito non vi farà del male.” Detto ciò, si alzò dal letto, lasciando Cornelia impietrita. La Regina si diresse verso il comodino accanto al letto, dove c’era una cordicella che fuorusciva da un foro quasi invisibile nel muro. La tirò tre volte. Nel giro di nemmeno un minuto bussarono alla porta: “Angelina?” “Sì, Vostra Grazia, sono io.” “Entra pure.” Angelina fece la sua apparizione nella stanza con un inchino verso la Regina e verso Cornelia. Le faceva strano vedere qualcuno inchinarsi davanti a lei. Ma, a quanto pareva, le concubine dovevano ...