1. Mia cognata e mia moglie: due donne fantastiche... (4)


    Data: 27/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: brunoroma72

    Nel pomeriggio inviai un messaggio a mia cognata Claudia per sapere com’era andata il suo primo giorno di lavoro “assunta con incarichi speciali… ed è tutta colpa tua!” fu la sua risposta.
    
    Le scrissi di nuovo: “Quindi? C’è stato già un ritorno di fiamma?”. “Sei geloso?”. La mia è solo curiosità… Mi interesso della mia cognatina”. “Ti racconto lunedì mattina se passi da casa mia verso le 9. Buon weedend”-
    
    Era ancora giovedì e non avrei avuto modo né di vederla né di risentirla prima di lunedì e cercai di dimenticare cosa era appena avvenuto quella mattina e cosa sarebbe potuto succedere lunedì prossimo.
    
    Quel lunedì uscii “presto” da casa: il vantaggio dei miei orari elastici e prima di andare al lavoro passai da casa sua verso dopo le 9. I ragazzi erano già a scuola ed eravamo soli in casa, di nuovo.
    
    Mi accolse con un’inaspettata freddezza: “Beh, cosa vuoi? A cosa devo questa visita?”. Ormai avevo conosciuto il suo lato giocoso e questo era uno dei suoi giochetti. “Niente – le risposi – passavo di qui e volevo augurarti un buon secondo giorno di lavoro, a proposito, com’è andato il primo?”.
    
    “Che c’è? Sei geloso ora? Comunque inizio dalla prossima settimana”. In un certo senso si, ero geloso, ma anche morbosamente curioso.
    
    Le mia fantasia aveva già immaginato almeno una decina di scene erotiche tra lei e il suo nuovo datore di lavoro e questa sua reticenza mi stava dando già le prime conferme. Il mio cazzo era già duro e decisi di passare alla maniere forti. ...
    ... Le misi un braccio dietro la schiena e l’avvicinai a me facendole sentire il mio cazzo in tiro e le sussurrai all’orecchio: “Raccontami quanto sei stata troia con il tuo ex”.
    
    “E perché lo vuoi sapere? Non sei già abbastanza eccitato? A me pare di si” mentre la sua mano mi accarezzava i pantaloni… “Il fatto è che voglio sapere quanto sei puttana e a quali tipi di incarichi speciali sei stata incaricata.
    
    “Vuoi parlare? – mi disse – pensavo che fossi passato per fare altro”. Iniziò a baciarmi e a sbottonarmi i pantaloni.
    
    In brevissimo tempo la sua mano era sul mio cazzo e me lo stava scappellando a dovere. “Allora, vuoi ancora continuare a parlare, oppure…”. Ora ero io che le sbottonavo i jeans, la feci voltare e appoggiare ad alla porta del salone. La mia mano ormai era dentro i suoi slip e stavo già strizzando il suo clitoride. Tra un bacio e l’altro sul collo le chiesi di dirmi cosa era successo: “Tanto lo so che te lo sei scopato, ma voglio che mi racconti i dettagli”.
    
    “E’ tutta colpa tua, te l’ho detto… Mi hai lasciata con una voglia di cazzo e appena l’ho visto dopo tanto tempo, ho pensato subito a quanto tempo sarebbe passato prima che ci finissi a letto di nuovo”. Tra un mugolio e l’altro, nel frattempo le avevo infilato due dita nella passerina bagnata e le avevo sfilato anche gli slip oltre ai pantaloni. Il suo racconto però continuò: “Inizialmente abbiamo parlato davvero di lavoro. C’è stato solo un tenero saluto da vecchi amici. Che eravamo attratti l’uno ...
«123»