Scommetti?
Data: 28/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: anonima7
Roma. Adoro la sua maestosità, adoro la storia che emana da ogni angolo, adoro le sue luci e le sue ombre, adoro guidare di notte e godermi le grandi vie che la percorrono.La mia adorazione svanisce solitamente con l’arrivo del giorno e soprattutto, con la frequentazione dei mezzi pubblici.Neanche fosse una crociata contro gli infedeli (poi chi sarebbero questi infedeli???), il livello di stress rasenta il punto di non ritorno. Statisticamente le donne sono le più frustrate, insopportabili, soprattutto la fascia che va dai 35 anni ai 45. Gli uomini si limitano a passarti sopra senza proferire parola, che sotto certi punti di vista è di sicuro meglio che affrontare una donna trasformatasi in orco, appositamente per il viaggio sul suddetto mezzo pubblico.Lo so. Sicuramente poco erotica come premessa.Questa mattina però, uno spiraglio di luce si è aperto sul grigio mattino lavorativo, uno spiraglio vivido e lucente.Cuffie nelle orecchie, di sottofondo, mi dà fastidio il volume troppo alto, miracolosamente trovo posto in metro seduta. Sbircio le persone intorno, mi piace inventarmi un po’ di vite, cercare di capire che lavoro fanno, dove vanno, quanti sono effettivamente svegli e quanti no.Mentre valuto se il tizio di fronte, con auricolare spaziale nell’orecchio, I pad, e orologio multifunzione al polso, ha intenzione di ficcarci anche la testa nelle tette della ragazza che sta guardando oppure si limiterà solo a un’ipnosi temporanea per la durata del viaggio in metro, nelle ...
... mie orecchie Secret Garden del Boss, non era più la stessa.Guardo l’I pod perplessa. Eppure è quella…uhm…Metto pausa e la melodia, continua. Levo le cuffie, mi affaccio nel vagone e ti vedo un ragazzo con il violino, avrà avuto vent’anni circa, che suonava.Un colpo al cuore.Pachelbel’s Canon.Come non riconoscerla, come non ricordarla.Sparisce la metro, il tizio di fronte, le tette della ragazza, sparisce Roma.Torno a pochi anni prima. Torno a una terrazza a picco sul mare. Torno sulla strada tra Sorrento e Positano. Adoro quei posti, quegli odori, quei colori.“Fermiamoci che voglio una foto qui con te” mi dici.Scendo, e vado verso il muretto, guardo giù. Cazzo se è alto. “Vieni?” Ti chiamo.-No, non così vicino, non ti sporgere per favore, lo sai che l’altezza mi dà fastidio!-Ma come ti sei voluto fermare tu!!!!-Si ma la foto la possiamo fare anche lontani dal muretto, no?-No ma che gusto c’è!Vieni qui dai!-No…lo sai che non vengo.-…………….scommetti che vieni?!-non vengooooooo!-Scommetti!!?-Cazzo che palle, scommetto va bene.Ti sorrido e mi guardi perplesso.Mi giro, tu alle mie spalle, io mi appoggio al muretto con i gomiti, giro la testa quel tanto che basta per vedere i tuoi movimenti, anzi…la tua immobilità.Continui a fissarmi. Mi tiro su e mi metto seduta, ora ti guardo sei di fronte e me. La tua espressione è sempre più contrariata. Allargo le gambe, il vestito di lino si tende, le mutandine verdi sono ora esposte senza ostacoli.-Marti…non mi sembra il caso…stai buona.Ti ...