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...a volte i sogni diventano realtà...
Data: 28/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: marco4lady, Fonte: Annunci69
A volte da piccolo mio padre mi portava in un bar e spesso ci trovavo una donna bella, giunonica, vestita impeccabilmente e aderente, profumata, una di quelle che è impossibile non guardare, con un bel culo sodo, di quelli che quando li hai davanti non puoi fare a meno di fare luridi pensieri.Ed io la guardavo. Già da piccolo ho sempre avuto un istinto da porco.Andare nei supermarket o centri commerciali significava per me memorizzare una enorme quantità di culi, cosce, scollature e rielaborare le immagini segandomi come un matto in onore a tutto quel ben di Dio. Ero troppo giovane.Troppo ingenuo. Timido. E anche con la signora del bar accadeva lo stesso. A casa gli dedicavo decine di seghe. Poi si cresce. Cambiano le abitudini. Le amicizie. I luoghi. E capita che ritorni in uno stesso luogo dopo anni....e dopo un decennio ripassai nello stesso bar dove andavo da piccolo. La mia grande sorpresa fu di rivedere un giorno la signora, sempre lei, con qualche accenno di rughe intorno agli occhi e intorno alle labbra, ma sempre bona e istigatrice di porci pensieri.Seduta sorseggiava qualcosa. Le gambe accavallate che lasciavano vedere il sotto coscia liscio, unto di oli; quei piedi nei sandali a zattera, cavigliera e smalto rosso. Una scollatura non vistosa ma intrigante. Era estate. Con stupore mi accorgo che di tanto in tanto parlava con delle persone che conoscevo e la mia mente, fatto uno più uno, capi che per prendere confidenza con quella cavalla da monta ...
... avrei dovuto sfruttare le amicizie in comune. E cosi fu. Iniziai a frequentare il bar. Sempre più spesso. Giorno dopo giorno riuscii a costruire un ottimo rapporto con lady coffee.Ricordo ancora quando sotto Natale riuscii a prendere il suo numero di telefono con la scusa degli auguri per le feste. La mia mente vagava. Stavo valutando passo passo come stringerle il cerchio attorno. La confidenza si era consolidata a tal punto che ci si sentiva anche per messaggi e fui pienamente convinto quando mi arrivò un SMS : #ciao.stasera non esco.niente caffè. Se vuoi te lo offro da me.# Lo stomaco mi arrivò in gola. I battiti mi accelerarono. Rimasi un po fermo. La cavalla mi aveva invitato a casa sua. Mille pensieri al secondo transitavano nella mia mente. Poi io.. #ok! Sarò li tra mezz'ora. # Dopo i soliti convenevoli ci sedemmo sul divano. Parlando del più e del meno scherzavo anche dicendo che non era cosa buona far entrare un uomo in casa quando si è sola, anche se avevo 25 anni meno, e vedevo che rispondeva divertita stando agli scherzi. Le squillo il telefono. Rispose. La guardavo mentre parlava. Avevo la cavalla li. Al mio fianco. Sul divano. Soli. Guardavo le sue cosce. I suoi seni ciondolanti. La sua schiena. Il pizzo che usciva appena dal reggipetto. Il suo profumo mi attraeva come sirene ad Ulisse. Era intenta nella conversazione quando non riuscendo più a trattenermi iniziai a massaggiare le sue cosce. Volevo giocare il tutto per tutto. Dovevo capire. O mi avrebbe ...