1. Casa nuova, nuove abitudini parte 1


    Data: 29/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Grifone2000, Fonte: Annunci69

    Dopo anni di fidanzamento era arrivato il momento. Andavamo a vivere insieme. Io e Lara avevamo avuto la fortuna di ereditare una casa da sua zia ed avevamo colto la palla al balzo decidendo di trasferirci.
    
    Chiamiamo un’impresa per i lavori e decidiamo di fare quelle piccole modifiche per rendere la casa più nostra.
    
    Giornalmente io andavo in cantiere per vedere come andavano i lavori e per scusarmi con i vicini del rumore per mantere comunque un buon vicinato e l’unico vicino che si lamentava era la Sig.ra Taccon.
    
    La Sig.ra Taccon era la mia dirimpettaia e ogni volta che andavo a scusarmi per il rumore lei mi teneva sul pianerottolo per delle ore.
    
    La Taccon era una donna intorno ai 55 anni capello corto con qualche punta di grigio, occhi color ghiaccio e sempre in tenuta da casa: pantofole, felpa e pantaloni sella tuta. Poteva esserci un una persona estremamente sexy sotto quei vestiti ma la sportività di quella tenuta e la sua loquacità la rendevano inguardabile ai miei occhi, tanto da evitarla il più delle volte.
    
    Passarono due mesi e i lavori finirono, facemmo il trasloco la sera del 7 dicembre ci fu la nostra prima notte in casa.
    
    Io volli fare una grossa sorpresa alla Lara, staccai prima dal lavoro, andai dal intimissimi e mi sbizzarii: comprai un baby-doll con effetto push up color bordeaux con un motivo di pizzo sul seno, effetto seta davanti e lo stesso motivo di pizzo però semitrasparente sulla schiena. Presi un perizoma dello stesso colore e delle ...
    ... calze auto reggenti. Andai a casa di fretta e furia per preparare la sorpresa è chi mi ritrovai davanti alla porta di casa? La Signora Taccon.
    
    “Buonasera Sig.ra Taccon posso esserle utile?” Le chiedo gentilmente.
    
    “Ah Repetto per fortuna che è arrivato, volevo dirle che dal trasloco sono rimasti dei segni nell’androne, spero chei mettiate a posto.”
    
    Pensai: ora la uccido, ma il buon senso prese la meglio e le dissi:” non si preoccupi, ho già sentito l’amministratore ed è tutto a posto.”
    
    “Perfetto.” Andò verso la porta di casa sua e si fermò dicendo ancora: “spero che quel sacchetto di intimissimi possa comunque farci dormire, so che siete giovani ma noi lavoratori abbiamo bisogno di dormire.” Chiuse la porta e dissi a bassa voce: “perché noi invece siamo milionari e non andiamo a lavorare.”
    
    Lara arrivò a casa, mangiammo un boccone e le feci vedere il pacchetto che le avevo regalato, l’emozione e l’eccitazione era troppa, andò in bagno e se lo mise.
    
    Tornò in camera da letto e davanti a me comparve non la mia fidanzata ma una modella di Victoria Secret.
    
    Era bellissima. La sua seconda con il push up le faceva delle tette piene e prominenti, il baby-doll le scendeva sopra l’elastico del perizoma facendo vedere tutto il pezzo davanti di pizzo. Le calze erano un guanto che le stavano a perfezione.
    
    Scattai in piedi per afferrarla ma mi disse di stare seduto e di godermi lo spettacolo.
    
    Si avvicinò a me, si girò e mi fece vedere il suo culo, era perfetto, anni ...
«12»