1. Giamaica


    Data: 29/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Stavo scendendo dalle ripide colline delle Mountains Hills, se andate in Giamaica non vi azzardate a farle quelle strade. Non voi. In aggiunta alle buche tanto grandi che potrebbero ospitare un caimano, ci sono un mucchio di pazzi in giro. Io ero uno di quelli... lo ammetto. Venivo da una visita a Peter, uno ancora più pazzo di me, vive in una casa ricavata da una vecchia fattoria, dipinge e scolpisce. Naturalmente fa solo cose che non riesce a vendere. E' il destino di noi incompresi. O è più corretto dire che il sistema non si adatta a noi? Ma lui? I suoi lavori sono come lui... pura pazzia! Schizoidi! Insomma... ero fatto! Prima abbiamo bevuto un intruglio che distilla lui direttamente. Mi sa che gli mangia il cervello, ha un sapore che fa schifo, ma cazzo... se ti fa partire! Mezza bottiglia e sei in pieno sballo. Poi abbiamo inaugurato il suo nuovo raccolto di erba. Fenomenale! Sulla veranda guardavamo il sole che scendeva sul verde intenso delle foreste, io e lui sdraiati su delle amache e ci passavamo le canne... e la sua donna che gironzolava. Uhhh! Che bocconcino... la piccola Mitzy! Non posso negare che la guardavo con una certa libidine, a me la ganjia fa quell'effetto... mi muove dentro! Sento un formicolio dappertutto... brividi freddi e una voglia di scopare che non vi dico. Beh... stavo aspettando che questo stronzo bastardo fatto e strafatto promuovesse un piccolo happening di sesso. Io... e la piccola Mitzy... uhm! Mi vedevo intento a leccarle quella figa ...
    ... nera che immaginavo avesse. Morderle forte il clitoride... forte fino a farla urlare. Girarla e leccare quel fiore nero che ha fra le chiappe sode. Già assaporavo sulle labbra il sapore forte e sentivo l'odore del suo culo! E poi... distendermi... e lasciare fare a lei... E lui... Peter? Mi sta dicendo cazzate... farnetica sulle venature del legno, di come utilizzarle nella scultura, come usarle come forma e colore. Ma io non lo seguo e poi se vogliamo il suo ultimo lavoro è da camera di isolamento al manicomio. Una faccia ghignante da spavento! Cazzo che roba! "L'urlo" di Munch? Roba per ragazzine. Ma va... fanculo! Poi non ricordo più nulla... so che ho sognato. Sognavo che dal soffitto della veranda scendevano lentamente dei ragni neri, scivolavano lungo un filo della loro bava, delle grosse vedove nere, solo che avevano la forma della fica di Mitzy... una vagina larga e rossa con grosse labbra nere e altrettanto pelo nero. Io che mettevo a nudo il cazzo duro e cercavo di infilarne una. La mattina mi ritrovo ancora con il cazzo fuori. Maledetto quel liquore infame. Ci credo che Peter si è bevuto il cervello. Che razza di sogni... Lo saluto e saluto Mitzy. Uhm... ciao piccola meraviglia. Lui... che insiste a darmi una scorta di erba. Cazzo... se mi beccano per strada mi fanno ospite permanente del carcere di Kingston. Poi mentre scendo la strada dissestata ho una visione, vedo delle forme in bianco. Vedo due suore! Guardo sbalordito mentre le supero. Poi inchiodo. Mai vista ...
«123»