1. Lo zio ed Hèléne. Quattro giorni dopo.


    Data: 30/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tibet

    Passano quattro giorni. Hélène è davvero distratta, oggi dopo le lezioni pomeridiane si ferma a parlare con un ragazzo, molto bello e simpatico, si siedono su una panchina del parco e il tempo passa, quando sente vibrare il cellulare. E' lo zio! Furente! E' tremendamente in ritardo, colpa della luce della tarda primavera che ha allungato la giornata! Corre affannata verso casa, sa già che sarà punita e che lo zio non avrà pietà! Poco dopo è in ginocchio, il culo nudo all'aria, le mutandine levate e buttate a terra. Stavolta le cosce sono dischiuse. Ha già preso i primi colpi, secchi, dolorosi e lo zio la sta interrogando. -Sentiamo! Quale è la scusa di oggi e che sia accettabile altrimenti non potrai sederti per giorni!- -Ho perso il senso del tempo, perdonami zio, ti prego non battermi più- -Eh no! Devi imparare a comportarti! Hai degli obblighi verso di me che ho accettato di tenerti a casa, io ho delle responsabilità, con chi ti sei fermata? Dimmelo, stupida!- -Con... una amica.- -Amica? E perché titubi a dirlo? Non sarà invece stato un ragazzo! E... stupida culona non è che ti sei fatta toccare?- -No, zio, ti prego. No, abbiamo solo parlato.- Alfredo ha incollato lo sguardo fra le cosce della ragazza, le vede la vagina gonfia, appena dischiusa. Pensa, vuoi vedere che questa piccola troietta si è fatta scopare? Poi viene quel disgraziato di suo padre e se la prende con me? Intanto continua la punizione e Hélène al solito si sente diventare liquida, soffre tremendamente ...
    ... dei colpi ma inizia quello strano inquietante piacere, gode della umiliazione e della violenza. -Sei una stupida, dimmi se ti ha toccato, cosa ci hai fatto, ti ha toccato qui?- E le mette la mano sul culo. -No, zio.- -Qui? E le mette la mano fra le cosce a contatto con la sua vagina ora bagnata, l'uomo se ne accorge, sente l'umidore sulle dita, estrae la mano e l'annusa, lecca le dita. -Si che ti ha toccato! Minimo ti sei fatta masturbare, sei ancora tutta bagnata!- -No, zio, non è così. - L'uomo la gira a forza, ora è distesa sulla seduta del divano, le apre la blusa, Hélène ha un casto reggiseno bianco, l'uomo le abbassa selvaggiamente le coppe del reggiseno e le palpa feroce le tette! Hélène cerca di allontanare quelle mani violente che le strizzano i capezzoli, ma l'uomo è ormai inferocito e continua a palparla mentre urla. -E qui? Ti hanno palpato queste tettone? Stupida troietta!- Poi in piena alterazione erotica costringe Hélène a gambe larghe. -Voglio proprio vedere se sei ancora vergine! Se non lo sei, io non voglio avere responsabilità con tuo padre!- E scansando le mani che la ragazza ha messo a difesa del suo inguine l'uomo appoggia un suo ditone che sembra una salciccia proprio sul solco, allarga e preme, entra nella natura di Hèlène fruga e trova l'imene intatto, si rassicura, leva il dito. Ma intanto il suo cazzo ha raggiunto il massimo della eccitazione e spinge contro il tessuto come se volesse sfondarlo. La gira, la rimette in ginocchio e ora le apre le larghe ...
«123»