1. Normandia 1944 Capitolo 3


    Data: 31/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Bastardo senza gloria

    ... averlo preso in culo la signora mi pulisce il cazzo con la lingua. Poi le sciacquo la bocca con un po’ di birra tedesca che beve alla spina. Prima di andare in battaglia è meglio liberarsi l’intestino e cosa c’è di meglio della lingua di una altera e orgogliosa signora francese per pulirti il culo?” Porse al piantone l’estremità del guinzaglio “Potete portarvela nel corpo di guardia e chiavarla come volete, se non vi soddisfa potete frustarla, insomma fatene qual che volete” si rivolse alla donna “mia cara, credo stia per cominciare la battaglia decisiva, non so se tornerò. Comunque devo dirti che mi sono proprio divertito. Spezzare l’orgoglio di una superba francese è stato un vero piacere” “Porco!” ebbe il coraggio di ribellarsi la donna La frusta che ancora teneva in mano si abbattè ferocemente molte volte sul corpo nudo della donna strisciandole la pelle con segni rossi e violacei. La donna si rannicchiò singhiozzando. “Ritienti fortunata che ho cose più importanti da fare altrimenti ti darei una bella lezione” porse la frusta al piantone e si diresse verso le scale. La kubelwagen correva lungo la strada verso il punto di raccolta prestabilito quando improvvisamente deviò verso destra schiantandosi nel fosso laterale. L’ufficiale venne sbalzato all’esterno della vettura, resto intontito dalla caduta e, prima di potersi riprendere e muovere vide alcune ombre che correvano verso la vettura, cercò di mettere mano alla pistola, ma il braccio non rispose. Le ombre con ...
    ... spietata efficienza si erano avventate sull’autista e sul soldato che occupava il sedile anteriore. Vide balenare i coltelli e una accetta abbattersi sulla testa del soldato, poi si diressero verso di lui. “Fermi” disse una voce “è il monco, non merita una morte breve” Venne afferrato per le braccia e trascinato verso la macchia. La spalla contusa e forse lussata gli diede una fitta dolorosissima. Nel guardare verso la strada in cerca di un improbabile soccorso vide che una delle ombre aveva sganciato una fune che era stata tesa in diagonale attraverso la strada e la stava avvolgendo, capì allora come avevano fatto a far sbandare l’automezzo in un preciso punto. Venne trascinato per una cinquantina di metri all’interno della vegetazione a lato della strada, poi lo sollevarono e lo appoggiarono ad un albero sottile. Una delle ombre gli sfilò la cintura e con questa gli legò le mani dietro alla schiena. Un altro passò un cordino sopra un ramo, ne fece un cappio e vi infilò il suo collo. “A questo punto bisognerebbe sparati ai piedi perché ti impicchi da solo come hai fatto con qualcuno di noi, capirai che non possiamo far rumore e quindi useremo i coltelli” Il piantone era rimasto con il guinzaglio in mano di fronte alla donna piangente. Restò immobile quasi un minuto poi si scosse. “Si calmi” disse alla donna. Le parole sembrarono senza effetto. Prese una caraffa che conteneva acqua e le lanciò addosso il contenuto. “Si calmi” ripetè a voce alta, poi slacciò il collare “ si calmi, si ...