Il meccanico
Data: 02/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Marylinxxx
Appena entrai in macchina venni assalita dall'odore di cane, era intenso e persistente, ma non fastidioso, guardai per vedere se ci fosse un arbre magique appeso con scritto "pelosetto" o roba del genere.
Ha un cane, probabilmente, come copilota abituale.
"Ciao, Piacere, Fabio" "Ciao, Piacere, Marylin"
Porse la mano e da sotto il polsino del giubbotto di pelle spuntò il tatuaggio di un...che cos'era? Mi sembrò di riconosce il profilo di un motore bicilindrico.
"Devo fare una commissione, vieni con me? Intanto facciamo due chiacchiere poi ci prendiamo un aperitivo"
"ok, perfetto!"
Accese il motore, fece manovra e ci dirigemmo verso la città vicina.
Alla prima curva una scatola pesante sul cruscotto scivolò verso il finestrino.
Per istinto la bloccai. Lui mi guardò, mi sorrise e con perentoria tenerezza mi disse "lì dentro c'è un pezzo da 600 euro, non farlo cadere"
La sua voce mi rapì. Avrebbe potuto chiedermi di tutto, e io lo avrei fatto.
Iniziammo a parlare, lui guidava sia l'auto, un vecchio fuoristrada del ' 92, sia la chiacchierata fra di noi con estrema padronanza e naturalezza. Era facile seguirlo.
Mi raccontò del suo lavoro.
Io gli scrutavo il profilo: un bel naso, lo sguardo un po sornione, la barba appena un po' incolta come piace a me.
Sembrava a suo agio nei panni da lavoro, una cosa che mi colpì, visto che di solito al primo appuntamento tutti cercavano di esser impeccabili.
Già, il primo appuntamento...
Dopo la ...
... separazione mi ero iscritta a un sito di incontri e da allora di primi appuntamenti ne avevo avuti circa un paio, entrambi da dimenticare.
Non mi diede tempo per parlare molto di me perché arrivammo presto al negozio di ricambi, lasciò il pezzo in consegna ed entrammo a bere nel vicino bar di periferia, in attesa di riprendere il pezzo aggiustato.
Aveva una parlata simpaticissima, e un senso dell'umorismo brillante.
Ridevo, finalmente stavo ridendo, dopo tanta tristezza, tanta noia, io finalmente seduta di fronte ad un uomo mi stavo divertendo.
Ed era solo l'inizio.
Mi portò a casa sua.
"Io abito qui" Scendemmo dall'auto e mi guardai attorno: non avrei saputo dire come ci fossimo arrivati: ci trovavamo in mezzo alla campagna, dispersi nella nebbia, in lontananza sentivo il viavai di una strada trafficata, ma non avrei saputo dire altro, "e questa è il mio garage" aprì il portone con gesti rituali, ed entrando mi accorsi di un altro odore, quello di grasso per catena e olio motore, un odore che non dimenticherò mai più e che mi parlerà per sempre di lui.
Mentre guardavo la parete con gli attrezzi mi si affiancò e mi guardò come se fossi già nuda. Forse si accorse di un mio fremito e distolse lo sguardo, cominciando a parlarmi di catene e pignoni. Fu una lezione di meccanica molto interessante.
Chiuse l'officina e mi aprì la porta di casa.
Ed ecco che l'animale a 4 zampe più bello che io avessi mai visto mi venne incontro con un'incalzante galoppata, per ...