Il meccanico
Data: 02/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Marylinxxx
... ridere. Non ricordo le parole, ma solo l'effetto che ebbero su di me: mi rilassarono, mi fecero ridere, sentire a mio agio e disponibile a tutto. Tutto.
Appoggiò il bicchiere e andò verso il tavolo della cucina, tirò fuori patatine, noci, pistacchi, io mi avvicinai e cominciai a sgranocchiare senza sedermi. Lui provvide a dare cibo e acqua al cane e quando tornò al tavolo mi si mise dietro. Mi sorprese.
Sentivo il suo pene ancora ben eretto insinuarsi con disinvoltura fra le mie fessure, ma senza avanzare, senza insistenza. Nel frattempo con un braccio mi avvolse e con l'altra mano mi scostò i capelli dall'orecchio e mi sussurrò :"più tardi passa a trovarmi un amico. Ti dispiace?"
Intanto la sua mano scivolò lentamente e delicatamente lungo il mio collo, la spalla, il fianco, fino ad accarezzarmi le natiche.
Deglutì: "No, non mi dispiace" riuscì a sussurrare.
La mano che mi cingeva cominciò a risalirmi davanti, ancora vestito, mi sfiorò un seno e mi arrivò in bocca, mi infilò 2 dita che io leccai avidamente. Mi sentì spingere verso il tavolo, e trovai il gesto altamente erotico. Mi abbandonai a 90 gradi e le sue dita umide della mia saliva si infilarono dentro di me, l'altra mano era posata al centro della mia schiena e con le sue ginocchia mi allargava le gambe. Poi mi penetrò e fu la penetrazione da dietro più eccitante che io ricordi.
Fece pochi movimenti, profondi, ritmici, sempre più penetranti, e io venni per la seconda volta. Lui non si fermo, anzi...
Mi possedeva con il solo movimento di bacino, io accompagnavo il suo movimento con il mio, e ne approfittò per togliermi vestito e reggiseno.
Poi si appropriò del mio seno. Li prese entrambi nelle sue mani forti e piene, le sue dita cominciarono a giocare con i miei capezzoli e più me li stringeva più il nostro ritmo aumentava, più mi eccitavo e ansimavo e più lui stringeva. Venne dentro di me, mentre io godevo per la terza volta..