1. Il tuo coinquilino (parte 3)


    Data: 28/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... tardi allora – ed uscì di casa.
    
    Appena chiusa la porta, mi voltai e spinsi via Paolo.
    
    - Cosa cazzo stai cercando di fare? – alzai il tono della voce.
    
    - A te cosa sembra? – mi mostrò le sue dita bagnate di me.
    
    - Stai cercando di mettermi in ridicolo davanti al mio ragazzo? –
    
    - Avessi voluto metterti in ridicolo gli avrei raccontato di averti incrociata in corridoio stanotte – sorrise, poi continuò - speriamo piuttosto che non abbia notato i tuoi capezzoli –
    
    - Che hanno i miei… - li guardai e notai che spuntavano duri come bottoni da dietro la sottile tshirt bianca. D’impulso me li coprii.
    
    - Ma cosa fai? Non è che non ti abbia già vista nuda. Aspetta lascia fare a me – mi presi i bordi della maglietta e la tirò verso l’alto, come per sfilarla.
    
    - No! Paolo… No! – gli dissi, ma senza ritrarmi.
    
    - D’accordo non la togliere allora – mi rispose, alzandola però quel tanto che bastava per potersi abbassare un po’ e cominciare a succhiarmi i capezzoli. Me li baciò entrambi, poi si concentrò su uno in particolare e prese a succhiarlo forte. Quasi avidamente. Io ebbi i brividi. Di nuovo la sua bocca sul mio corpo. Sentii subito una vampata di calore e di giramento di testa, che mi impedì di mettergli subito uno stop.
    
    - Smettila, Luca potrebbe tornare! – lo ammonii disperata.
    
    Lui non mi diede ascolto, e cominciò a palpeggiarmi le tette, mentre mi mordicchiava i capezzoli. Mi spinse contro il bancone rimanendo attaccato al mio seno.
    
    - Fai piano almeno, mi ...
    ... fai male – riuscii a dire, lasciando però che continuasse.
    
    - Sono giorni che ripenso a queste due meraviglie – mi disse trafelato.
    
    - Ti.. ti piacciono così tanto? Ahia! Non morderle… -
    
    Lui si fermò un attimo, per levarmi la maglietta. Stavolta ci riuscì e rimase un secondo a fissarmi il seno.
    
    - Di ragazze ne ho avute tante, ma nessuna con il tuo fisico perfetto – e si rigettò a leccarmi le tette.
    
    Quel complimento, mi fece quasi piacere. Poggiai le mani indietro sul bancone, facilitandogli le operazioni.
    
    Passarono così dieci minuti, nei quali la bocca e le mani di Paolo non si staccarono mezzo secondo dal mio seno. Nessuno aveva mai mostrato un interesse così spasmodico nei confronti delle mie tette. D’accordo, erano sempre piaciute molto ai ragazzi con cui ero stata, ma nessuno si era mai attaccato in questa maniera. Sembrava un neonato desideroso di attaccarsi alla madre per la pappa. E in qualche modo questo mi fece eccitare oltre ogni misura. Cominciai a legarmi i capelli in una coda, così facendo alzai le braccia e con esse il seno si inturgidì nella bocca di Paolo.
    
    - Devo scoparti – mi disse ad un certo punto.
    
    - Non ti è bastato scopare tutta la notte con quella povera ragazzina? – gli chiesi sconcertata. La resistenza fisica di quel ragazzo mi stupiva sempre di più. Luca dopo appena un orgasmo non aveva mai avuto le "forze" per continuare. Paolo, dal canto suo, sembrava in grado di andare avanti per giorni.
    
    - Certo che no. Non è assolutamente ...