1. Puttana


    Data: 02/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: TATO

    ... fece segno di salire e mi disse: andiamo a casa tua troia, e io con una disperazione nella voce cercai di dissuaderlo, dicendo che da mè abitavano persone in di Milano, e che nessuno conosceva la mia doppia vita, lui per risposta mi diede un ceffone, piansi, e indicai la via. Una volta saliti, fece il giro della casa, e poi si sistemò sul divano, e mi disse: vai in camera tua, mettiti reggicalze nero, calze nere, e scarpe. e mettiti a letto, tra dieci minuti arrivo, eseguii, mi preparai e attesi la sua venuta, passarono più di dieci minuti, e io ero nel panico. Poi ad un tratto lui mi raggiunse, era nudo, bello come un bronzo di Riace, scolpito, capelli lunghi e baffi, e un cazzo come un braccio in mezzo alle gambe. Mi scrutò, e poi prese il telefono vicino al letto, e chiamò una persona, e in dialetto, mi spiegò dopo chiamò un aiuto, vista la mia piccola persona, si rese conto che mi avrebbe creato non pochi problemi, in attesa, mi prese la testa e disse: succhia troia fammi godere, e io mi impegnai a succhiare il suo enorme membro, con fatica la cappella i entrava in bocca, ma mi sforzai, e per molti minuto mi impegnai, poi, ad un tratto, sentii la porta aprirsi, e una voce di donna chiamare Antonio, mi ritrassi e lui imbestialito mi prese a sberle e pugni, piansi, mi ritrassi, ma poi mi ritrovai il cazzo in bocca, e tra le lacrime succhiai. L donna si avvicinò, classica meridionale, vestita di nero, bassa e tarchiata, brutta, si sedette vicino a noi e Antonio disse: ...
    ... vedi mamma, questa è la nostra prossima troia, lavorerà per noi, ma prima sai cosa deve fare, svenni. Pochi attimi dopo, e un forte dolore ai testicoli mi svegliò, la mamma mi stava stringendo forte i miei poveri gioielli, e una volta sveglia disse, succhia bagascia, e mi ritrovai il cazzo di Antonio in bocca, ripresi a succhiare e a un tratto lei, da dietro, mi spinse giù sentii in gola il cazzo enorme di lui, non respiravo, e mi faceva male, e lei disse: troia o muori o lo fai sborrare, e lui prese a pompare, per fortuna pochi attimi prima di svenire, mi sborrò direttamente nello stomaco, e lo estrasse, pensavo di morire. Poi mentre Antonio andava in cucina, lei mi visitò, mi palpò, e poi guardò il mio armadio, e i cassetti, e quando le chiesi cosa stesse facendo, mi mollò due potenti sberle. MA LA VUOI CAPIRE CHE ORA SEI LA NOSTRA TROIA O NO, E CHE BATTERAI PER NOI? Antonio ritornò, e mi prese per la vita, mi girò e disse, ora mamma ti prepara e poi iniziamo, la mamma di Antonio, per proma cosa mi mise una sciarpa in bocca e la annodò, e poi fece lo stesso con i polsi davanti, e poi prese una crema, e si dedicò al mio ano, la infilò in profondità, e poi con la stessa crema lucidò il cazzo al figlio, poi con fare quasi materno mi disse, ora osserva cosa ti succederà, , si mise al mio fianco, nuda, con il suo fisico cadente, molliccia, tette disfatte, si mise supina e disse: dai ragazzo facciamogli vedere, e Antonio si posizionò, infilò il cazzo in figa ala madre, ed entrò ...