1. Nel treno


    Data: 03/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: GrigoreMeli

    Le gocce di pioggia si scompongono dolcemente al contatto brusco con il finestrino del vagone in movimento, provocando un lieve suono. Così la mia mente viene dolcemente riportata alla realtà da cui si era allontanata, abbandonandosi alla sicurezza del sonno. Non sono sicuro di sapere se loro si siano accorte di me, prima di schiantarsi con violenza contro il vetro perdendo la loro compostezza, ma non faccio in tempo a spostare il pensiero su un altro sciocco argomento che noto il riflesso del volto di qualcuno sul finestrino. Mi giro. I miei occhi si girano. Il mio sguardo incrocia quello penetrante degli occhi dell’ individuo che mi sta osservando dal lato opposto del vagone. Continua a fissarmi. Continuo a fissarlo.
    
    E’ un ragazzo di circa 20 anni, non molto alto dai capelli corti e castani. Non mi sento molto a mio agio. La situazione mi urta alquanto. Credo di aver capito cosa vuole, lo noto a pelle che è come me. Non ci vuole certo un genio per capire.
    
    Al sesso non ci pensavo molto, giusto 24 ore su 24, forse anche 25 nel mio inconscio.
    
    Ma non avevo mai avuto il coraggio di fare un passo in avanti con un ragazzo, nessuno, mai, eppure quel giorno ero piuttosto deciso ad agire.
    
    Faccio un cenno disinvolto con gli occhi al ragazzo, e dico a mia madre ‘Sto andando in bagno torno tra un po’ dato che è lontano da questa carrozza’. Senza dire una parola mi dirigo senza girarmi indietro. Se voleva capire lo aveva già fatto e mi seguiva.
    
    Arrivato alla porta del ...
    ... minuscolo bagno del treno in movimento, entro, e noto ancora una volta che le gocce insistentemente sbattono contro il vetro. L’ estate è una metafora. E’ solo un modo per far credere che con un po’ di caldo si possano dimenticare i problemi e che vi possano essere sempre tanti amici pronti a divertirsi e a condividere esperienze con te. Sbagliato. EPIC FAIL. Non è così. E’ solo uno stupido gioco della mente, tutto passa, e finalmente stava arrivando l’ inverno e la pioggia ne era la testimonianza. Forse sono in torto, ma non ho altro modo di esprimerlo, dato che sono una persona molto sola.
    
    E infatti quella pioggia stava tentando di portarsela via, che se la porti via per sempre..
    
    ‘Non immaginavo che mi avessi notato, sembravi troppo intento a guardare non so cosa fuori dal finestrino’
    
    Mi mise una mano sul collo e chiuse la porta. ‘Beh, non sei niente male come bocconcino, vieni riscaldiamoci un po’
    
    Presi le mie braccia e le gettai attorno alle sue spalle. Cercai il contatto fisico e lo trovai, raggiunsi la sua bocca e mi feci strada con la mia.
    
    Le nostre labbra rimangono sigillate, poi sento qualcosa muoversi ed intrufolarsi sprovvedutamente nella mia bocca. La leccai. Era così dolce la sua lingua. Mi sciolsi come non farebbe un ghiacciolo nel freezer. Mi piaceva dannatamente e iniziai a spostare la mia testa lateralmente per riuscire ad entrare nella sua bocca in modo più agevole. Poi finì. Lo portai al muro. Cominciai a stuzzicarlo con la mano che feci scendere ...
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