1. Quelo che fai tu lo posso fare anche io


    Data: 03/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Valtere

    Credo che non sia difficile scoprire quando si viene traditi dal proprio partner, se lo si vuole veramente scoprire. Io lo cominciai a sospettarlo fino ad averne quasi la certezza, mia moglie si approfittò della completa fiducia che avevo sempre riposto nei suoi confronti ma, seppur rimanendo in buona fede, incongruenze nei suoi racconti della giornata e altri strani comportamenti cominciarono a mettermi la pulce nell’orecchio. Un giorno, tornando da una cena a casa di amici in cui l’argomento principale della serata fu l’infedeltà coniugale, approfittai della cosa e in macchina le chiesi : “Senti, ma se tu avessi un altro me lo diresti o andresti avanti sperando che io non lo scopra mai?” Lei mi rispose : “Amore ma sei impazzito? Io non potrei mai avere un’altra storia, mi conosci e.. nel caso in cui anche solo dovessi pensarci ti assicuro che saresti il primo a saperlo” Quel suo tentativo di rassicurarmi funzionò, li per li, ed in effetti per qualche tempo non notai più niente di strano nei suoi comportamenti o nei suoi atteggiamenti, il tarlo era però ancora presente nella mia testa e giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, cercavo di metterlo a tacere in tutte le maniere, talvolta riuscendoci e talvolta no. Era la quiete prima della tempesta, la verità mi arrivo diretta e improvvisa come un cazzotto in faccia. “Paolo, ti va una birretta stasera?” Era Gianni, il mio socio, abbiamo una ditta di installazione di antenne satellitari, quelle che servono per le pay tv, ...
    ... in 15 anni di lavoro insieme non me lo aveva mai chiesto e ne fui un po’ sorpreso ma allo stesso tempo incuriosito, anche perché me lo chiese con un tono dimesso, quasi timidamente. “Una birretta? Beh, non me l’hai mai chiesto da quando ci conosciamo, che succede? Problemi con Marina?” Risposi divertito. Marina è la moglie di Gianni, sapevo che più di una volta erano arrivati sull’orlo della separazione e immediatamente pensai che volesse un po’ sfogarsi, parlarne, cosa che comunque spesso facevamo sul lavoro. “Beh, si, come sempre, ma non è per questo che te l’ho chiesto..” Mi disse, il tono si fece più imbarazzato. “Gianni è successo qualcosa? Problemi di lavoro? Se è per quella storia del commercialista ne abbiamo già parlato e sai che non ci sono problemi, ci conosciamo da tanti anni e…” “No, no” Mi interruppe “Non è nemmeno per quello, dai ora devo andare, ci vediamo stasera verso le 9 in quel pub irlandese in centro, ok?” Accettai. I suoi occhi guardavano ovunque tranne che incrociare i miei. Strano, pensai, non era da lui. La sera ci vedemmo all’ora prestabilita, dopo un po’ di chiacchiere e qualche risata decisi che era giunto il momento di arrivare al punto, mi tenevo il dubbio dalla mattina. “Allora, dai, sputa il rospo, so che mi vuoi parlare di qualcosa e non giriamoci tanto intorno” Gli dissi. Non appena finii di pronunciare la frase il suo sguardo cambiò, smise di guardarmi in faccia e comincio a giocherellare con il boccale di birra, aprendo e chiudendo la bocca ...
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