1. Matilde 01-02 - la telefonata inattesa


    Data: 04/11/2018, Categorie: Lesbo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    Sono ancora intontita per ciò che ho appena fatto, mi godo l’essere sdraiata sul mio letto, mi coccolo il peccato di cui mi sono appena “macchiata”, quello di fare l’amore con una donna nella mia fantasia, di essermi procurata piacere con una valenza “lesbica”.
    
    Nella quiete dopo l’orgasmo trovo ragioni nuove d’interesse in un sesso inesplorato e mi domando se mi capiterà ancora, se lo vorrò ancora. Dentro di me so che la risposta è sì, ma non sono disposta a crederlo fino in fondo. Fare l’amore con un uomo vuol dire sesso in genere mai fine a se stesso, ma con tutta una serie di implicazioni affettive, che vanno dall’amore semplice all’odio nascosto o manifesto, dalla gelosia alla sottomissione, dalla vendetta all’esibizionismo, dalla ripicca ai più svariati equilibri di potere. Il più spesso si rifanno naturalmente al rapporto biologico uomo-donna, per perfetto o imperfetto che sia.
    
    Ma per noi donne fare l’amore con un’altra donna che sesso è? Ci può essere amore tra donna e donna? Difficile crederlo, per me, ora che sono reduce da una sconvolgente fantasia erotica con una donna che mi ha appena umiliata.
    
    Ma se, d’altra parte, si può fare amore con un uomo disprezzandolo (e questo mi è successo talvolta), allora farlo con una donna può essere una competizione, magari non detta o non avvertita come tale. Ti faccio vedere io chi è più troia, chi gode di più, chi ci sa fare di più: e tutto, forse, in relazione a un uomo, reale o immaginario, che sta sullo sfondo per ...
    ... entrambe. Probabilmente le lesbiche vere si amano, ma io non credo proprio di amare Debra, anzi credo di detestarla.
    
    Mi alzo e, ancora nuda, mi reco in cucina; apro il frigo senza un’idea precisa, poi scelgo di servirmi un po’ di succo d’arancia. Ho sete, bevo il mio bicchiere di gusto, ma non faccio a tempo a finirlo che squilla il mio cellulare, dimenticato acceso nella borsetta dal giorno prima.
    
    - Chi sarà mai?
    
    Non ho voglia di rispondere.
    
    Gli squilli s’interrompono dopo un po’, io ho finito di bere. Ma ecco che suona il telefono di casa. Allora è qualcuno che mi segue proprio... Rispondo.
    
    - Ciao, Matilde, sono Debra...
    
    Resto muta di sorpresa, impietrita.
    
    - Pronto, ci sei? Sei Matilde?
    
    - Sì, sono io – riesco a rispondere – ciao, Debra. Chi ti ha dato il mio numero?
    
    - Me lo ha dato Franco. Lui è rimasto ad Alassio, io dovevo tornare a Milano e ho pensato di chiamarti.
    
    Ti disturbo?
    
    - No, affatto. È solo che mi hai beccato di sorpresa...
    
    - Mah, sai, l’altra sera ti ho vista delusa, incazzata, probabilmente a ragione, con me. Questo però davvero mi dispiace e ho pensato che forse avevamo qualcosa da dirci, anche per non lasciare cose in sospeso. Tu cosa fai oggi?
    
    - Guarda, io sono a casa e sto mettendo a posto un po’ di roba. Non ho programmi precisi, se vuoi venire a trovarmi mi fai piacere. Non credere che ce l’abbia con te più di tanto, Franco non era così importante. E poi qualche volta anch’io mi sono comportata come te...
    
    - In che ...
«12»