1. Preda di guerra 9: In pasto all'orda - La madre di tutti gli stupri di gruppo


    Data: 05/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Prick

    IN PASTO ALL’ORDA – LA MADRE DI TUTTI GLI STUPRI DI GRUPPO Il generale Rashid aveva sempre seguito il consiglio dato da George C. Scott nel film preferito di Rashid "PATTON" : “Quando vai avanti a visitare le truppe vai a bandiere spiegate e fai un sacco di rumore così ti vedono condividere i loro pericoli; ma quando torni indietro abbassa le bandiere e vai a casa tranquillamente come un ladro nella notte”. Ora Rashid stava avanzando per visitare le sue truppe, ma aveva sostituito le sue bandiere con un ornamento ancora più accattivante per la sua macchina di comando, il capitano Diana Barker. Dopo aver visto come la sua umiliazione aveva sollevato il morale dei suo ufficiali di stato maggiore, aveva deciso di usarla per preparare le sue truppe d'elite per la prossima battaglia. Montarla sulla sua macchina era solo il primo passo del suo piano. Diana era stata posizionata sul davanti del suo land rover. Era vestita con gli stivali e la tuta da volo, quella con il davanti spalancato per mostrare il seno e la fica depilata. Le sue gambe erano state piegate all'indietro sotto le sue cosce e i suoi piedi legati alle sue cosce con delle cinghie di cuoio. Ora riposava in ginocchio su una piccola piattaforma di metallo che Rashid aveva ordinato di saldare al paraurti. Per tenerla in piedi, il suo busto era stato legato a un tubo di metallo di grande diametro che era anche saldato al paraurti. Le braccia di Diana erano legate dietro la schiena. Le corde scorrevano dai gomiti ai ...
    ... supporti dello specchietto del veicolo per impedirle di ruotare da un lato all'altro mentre il veicolo percorreva le strade accidentate ad alta velocità. Subito prima di partire come ulteriore segno di spregio, umiliazione e violenza le avevano violentemente infilato nella figa uno speculum ginecologico e lo avevano divaricato al massimo in modo che la sua fica fosse oscenamente spalancata. Rashid era molto compiaciuto dell'effetto che produceva, i suoi capelli che soffiavano nel vento del deserto e il suo bellissimo seno rimbalzava selvaggiamente ogni volta che la macchina comando prendeva una buca. Sembrava la polena di un veliero ed era proprio una gran figa. Diana non era altrettanto contenta. Il viaggio era stato puro inferno. Con tutto il peso poggiato sulle sue ginocchia, ogni sobbalzo in una strada piena di buche le faceva salire una fitta di dolore. La sua faccia e il suo seno erano esposti alla sabbia soffiata dal vento che, alla velocità con cui viaggiava, produceva un intenso fastidio ed i suoi seni abusati ed in bella mostra erano particolarmente sensibili alla sabbia che soffiava. Diana si chiese se non avrebbe avuto più pelle su di loro quando fosse finita la corsa. La polvere fine della strada sollevata dal veicolo stava raggiungendo tutte le sue superfici della pelle non pulite dalla sabbia e combinata con il sudore che le copriva il corpo produceva una crosta pruriginosa. Anche la polvere si insinuava nella sua bocca e nella sua gola torturandola con la sete e ...
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