1. La festa


    Data: 06/11/2018, Categorie: Etero Autore: snow_white

    ... verso la parte dal prato dove i cespugli creano delle anse dalla musica troppo forte.Mi siedo sull'erba completamente sola, mi stendo a pensare a Luca, a quello appena successo, chiudo gli occhi cercando di ricordare quel contatto breve ma, ora me ne rendevo conto, molto piacevole, per poco era riuscito a sciogliere qualcosina in me, sentivo che mi ero leggermente bagnata. Riapro gli occhi trovandomi Luca steso al mio fianco, lancio un urlo per lo spavento ma lui muove un dito sulle labbra e mi zittisco riprendendomi mentre mi dice “scusami non ti volevo spaventare, ma nemmeno lasciare sola qui, non si sa mai chi potrebbe uscire e vederti, meglio qualcuno che già conosci” gli sorrido grata per il pensiero, ma leggo nei suoi occhi stupendi che c'è altro, non lo vuole dire, ma sta sicuramente meditando qualcosa.Ho un leggero brivido di freddo e Luca coglie l'occasione al volo “vieni qui, sdraiati al mio fianco così ci scaldiamo” solo dopo mi resi conto del cambiamento lieve di tono sulla parola scaldiamo, mi stendo al suo fianco appoggiandomi a lui mentre Luca si gira per abbracciarmi, sento ancora il suo cazzo duro attraverso i pantaloni, mi ritraggo al contatto, nonostante una piccola fitta al basso ventre avverte il mio cervello che non è niente male quello che sente “scusalo, ma gli piaci troppo” ridacchia Luca, sorrido avvicinandomi di nuovo, accarezzando col mio corpo il suo “beh, non sembra così male” rispondo pentendomi quasi subito di averlo detto, gli occhi di lui ...
    ... s'illuminano “se lo vuoi basta allungare una manina” la sua voce è più bassa, ancora più sensuale, non riesco a rispondergli, ma faccio no con la testa, lasciano che i capelli mi cadano davanti, la sua mano si protende a sistemarli portandoli dietro la mia nuca, sento la sua mano tra i miei capelli, dolce accarezzarmi, s'avvicina col viso, cerco di schivare ma la mano sulla nuca mi tiene per i capelli avvicinandomi a lui per baciarlo, la sua lingua cerca di farsi strada mentre protesto, sento che mi gira schiacciandomi sul prato sotto il suo peso, le mie gambe sui suoi fianchi, mentre sento il cazzo appoggiarsi sulla mia fichetta, mi distraggo l'attimo che Luca m'infila la lingua in bocca, una calda lingua, dolce, che mi travolge nel piacere, mi stupisco di come basti un suo bacio per sciogliermi così. Sento il mio corpo rispondere a quel richiamo più naturale, che troppo spesso ignoriamo, sento le mie gambe circondargli i fianchi e il bacino premere contro di lui. Luca si slaccia dal bacio che mi ha travolta e mi fissa, la lussuria è visibile nei miei occhi “Ele sei una porca” sussurra con la voce mutata dall'eccitazione, “anzi una puttana, guarda come ti sta offrendo al mio cazzo, e fino a poco fa nemmeno volevi accarezzarlo” lo guardo stupita per il linguaggio, non l'avevo mai sentito così, eppure essere chiamata così non mi da fastidio, anzi mi eccita.“la tua puttana” sussurro quasi non credendo alle mie orecchie, Luca si sposta lasciandomi libera, con le mani si slaccia i ...