Io ci avevo creduto
Data: 06/11/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti
... tempo avevo con i sentimenti e il sesso un rapporto conflittuale: se da una parte avevo un idea dell’amore molto romantica, probabilmente frutto delle privazioni subite, di converso ero un consumatore di sesso vorace, scopare mi piaceva, tanto e vario, le due cose coesistevano in me, generando non poca confusione, come potrete immaginare. Lei aveva diciannove anni ed era ancora drammaticamente vergine, no non fraintendetemi, non vi è nulla di drammatico in sé per sé, lo diviene se esserlo ti mette a disagio, se ti fa sentire diversa, sbagliata o mancante di coraggio, in realtà credo semplicemente che una persona debba sentirsi pronta per un esperienza sessuale, quale essa sia. La cosa finì a risate e sfottò, tutto continuò come prima per altri sei mesi, ma ritornò spesso sull’argomento scherzandoci sopra e diverse volte, nelle nostre chiaccherate in auto a notte tarda, dopo un turno o dopo la disco sembrò sul punto di capitare qualcosa, ma non successe nulla, qualche toccatina buttata lì per caso da entrambi qualche bacio a stampo, nulla di più di due buoni amici che scherzano. Ero già stato con altre donne, avevo anche una scopamica che vedevo saltuariamente, ma come spesso accade ormai, e citando una frase non mia, “ero finito con la mia auto senza benzina in mezzo al deserto dell’amicizia”, non mi facevo illusioni, ma nel contempo mi ero preso una bella cotta. Poi arrivò Natale, per motivi organizzativi aziendali, fummo messi a riposo, avevamo ferie accumulate a ...
... strafottere, quindi si programmò di andare via, ma non se ne fece nulla, ma ci vedevamo un giorno sì ed uno no. Una sera usciti dalla discoteca la guardai di nuovo: niente jeans e camicia fuori da essi, ma una gonna scura e gambe fasciate in delle calze nere, maglioncino nero anch’esso a collo alto molto abbondante, tale da avere un ansa verso il basso a mò di scollatura da lasciar intravedere la linea d’inizio di separazione dei seni, stupenda. Salimmo in auto l’idea era di andare verso casa sua, ma lei faceva la scema, non che questo non succedesse spesso, ma quella sera, forse perché si era decisa, forse perché un paio di consumazioni in più e la tensione del lavoro allentata, ci avevano dato il coraggio necessario per rischiare la nostra amicizia. In sintesi mi provocò, sfidandomi a portarla a letto, ed io raccolsi la sfida, poco convinto che sarebbe andata sino in fondo, quindi guidai sino ad un motel fuorimano usato spesso dalle coppie per quello, parcheggiai e scesi dall’auto, sfidandola a fare lo stesso. Lei lo fece, ci guardavamo entrambi, guardando chi avrebbe mollato per primo, ma nessuno dei due lo fece, ne all’entrata nella Hall, ne alla registrazione dei documenti, ne dopo che porta della camera si chiuse dietro di noi. Ricordo il suo imbarazzo che trovai di una tenerezza infinita, parimenti l’eccitazione che cresceva in entrambi. Il nostro primo vero bacio, la sua svestizione ad opera mia lasciandola in intimo e poi la mia. Le sue risatine nervose e quando cessarono; ...