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Michele
Data: 09/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: DolceValeria
... ginocchio. Alla pecorina.Mi sono sollevata senza che lui uscisse da me.Nuova posizione, nuove sensazioni.Ora Michele era praticamente in piedi. I suoi piedi erano più avanti delle mie ginocchia. Il suo uccello entrava dentro di me praticamente in verticale. Con le mani cercava di aprirmi il più possibile le natiche e con il pisello mi stava dilatando enormemente il buchino.Ogni tanto sfilava il suo bastone e sentivo che il mio buchetto rimaneva oscenamente aperto. Poi lo rimetteva dentro e riprendeva a spingere.Sempre rimanendo in piedi ha piegato il suo busto, facendolo aderire alla mia schiena. Mi ha infilato un dito in bocca e con l�altra mano ha afferrato il mio pisello.Mi stava scopando come un forsennato. Mi aveva aperta. Risaliva dentro di me. Mi scopava in bocca con le dita e mi menava l�uccello.Non ricordo di aver mai provato sensazioni simili. Avrei voluto che non finisse mai. Ma sentivo l�orgasmo vicino.Michele deve averlo capito, perché ha smesso improvvisamente di masturbarmi.Sono rimasta un po� delusa. Ma è durato poco. Perché Michele è tornato a mettermi l�uccello in bocca.�Mi stai facendo impazzire�non credo che resisterò ancora molto�hai un culetto meraviglioso�orami mi appartiene, é mio�tu sei mia� ha detto Michele.�Voglio essere la tua donna, Michele. Voglio essere scopata da te tutti i giorni. Voglio che tu mi dica che non smetterai mai di desiderarmi�� gli ho risposto.Ed intanto mi aveva fatto sdraiare nuovamente sul letto. Mi ha fatta mettere su un ...
... fianco. Lui si è posizionato dietro di me. Mi ha sollevato una gamba. Ed è rientrato dentro il mio culetto.In quella posizione riuscivamo anche a baciarci. E ci baciavamo eccome. Mi scopava e mi baciava. Mi baciava e mi scopava. Mi sentivo donna, ormai. Pensavo che avrei avuto difficoltà a riprendere la vita di tutti i giorni. Volevo che quei momenti non finissero più.Lo sentivo gemere. Eravamo sudati.Con una mano ho iniziato e toccarmi. Non ce la facevo più.�Lascialo stare, non è ancora il suo momento� mi ha invece detto Michele.E� uscito da me. Mi ha fatta alzare. Le gambe mi tremavano. Ora era ancora più difficile tenersi i piedi su qui tacchi vertiginosi.Si è seduto sul bordo del letto. E mi ha detto di impalarmi sul suo uccello. Dandogli la schiena.L�ho subito accontentato. Anche questa posizione era fantastica. Lo sentivo risalire dentro di me ancora meglio. Ero praticamente in piedi. Poggiavo tutto il mio peso sui tacchi. E mi muovevo su e giù con il suo arnese dentro.�Ora puoi toccarti�� mi ha detto.Mi muovevo come una cagna. E mi stavo masturbando.Il suo respiro aumentava. Si faceva più affannoso.Le sue spinte ed il mio movimento ci stavano portando all�orgasmo.Sulla mia destra c�era uno specchio.Ho guardato l�immagine riflessa.Una donna che cavalcava il suo uomo.�Vengo�� ha detto Michele.E, proprio nel momento in cui il mio uomo rilasciava dentro di me un�enorme quantità di seme, denso e caldo, anche io, finalmente, ho raggiunto l�orgasmo.I fiotti di sperma di Michele ...