La profuga - seconda parte
Data: 11/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Mesx
... Farah.
"Certo che la parlo, è la mia lingua madre! Mi chiamo Selma...e tu sei?" Le tese la mano per aiutarla ad alzarsi.
La ragazza si pulì frettolosamente le mani sul vestito:
"Farah, mi chiamo Farah..." disse afferrando la mano.
"Farah...che bel nome. Seguimi, sembra proprio che tu abbia bisogno di una doccia calda."
Durante il percorso discussero sul perché si trovasse li, su come fosse giunta in città e altre informazioni.
Una volte giunte a destinazione, entrarono in una grande locale poco illuminato.
Farah notò subito la notevole quantità di ragazze presenti nel locale, tutte in abiti succinti o direttamente in intimo...c'erano anche dei pali, ma al momento erano inutilizzati, a quanto pare era orario di chiusura.
"Nuova arrivata, Selma?" esclamò la ragazza dietro il bancone.
"Non è detto, ma ha bisogno di mettere qualcosa sotto i denti e di farsi una doccia calda."
Selma fece accomodare Farah ad un tavolo e di li a breve le portò un piatto di avanzi e dell'acqua.
"Non è il massimo, ma abbiamo finito le scorte, sei arrivata a fine settimana."
"Che giorno è oggi?" chiese Farah mentre si ingozzava di pane e verdure.
"Domenica...domani è giorno di chiusura. Sei fortunata ragazza, avremo modo di parlare di molte cose."
Si allontanò per poi voltarsi un'ultima volta.
"Maria, quando finisce di mangiare portala al piano di sopra, mostrale il bagno e poi dalle il letto vuoto vicino allo sgabuzzino."
"Ok jefe!" rispose la ragazza ...
... dietro il bancone che ora aveva anche un'identità agli occhi di Farah.
Una volta finito di mangiare Maria seguì gli ordini di Selma e la condusse al bagno al piano di sopra del locale.
Maria era particolare agli occhi di Farah...sapeva parlare la sua lingua, ma era palese che non fosse di origine arabe...a primo impatto era sicuramente una ragazza del posto.
Si fermò dinanzi alla porta al fondo del corridoio.
Mentre percorrevano il corridoio pieno di stanze dalle quali si sentivano diverse voci femminili Maria cercò di dialogare.
"Non so in che situazione tu sia ragazzina, ma Selma può darti molto se farai ciò che dice, ha salvato molte di noi che lavoriamo qui dentro."
"Sono sicura che per una bellezza come la tua farà altrettanto." disse sorridendo in maniera sincera mentre apriva la porta.
Il bagno era caldo, pulito e profumato...inoltre vi erano sia la doccia che la vasca.
Farah optò per la seconda e si spogliò di quei sudici vestiti, gettandoli a terra.
La lunga chioma castana che nascondeva sotto il velo era finalmente libera e, prima di entrare nella vasca, si fermò a guardarsi nuda dinanzi allo specchio.
Si toccò le tette, si ammirò i fianchi...chissà se effettivamente quell'uomo che si era preso la sua verginità era effettivamente attratto da lei o no.
Ancora attanagliata dai dubbi, Farah si immerse nella vasca piena di acqua calda, lasciandosi ad un lungo respiro di chi ha appena trovato un attimo di pace.
Fu proprio in quella pace ...