1. La profuga - seconda parte


    Data: 11/11/2018, Categorie: Etero Autore: Mesx

    ... che sentì nuovamente quel bisogno presentarsi...ma stavolta, nessuno l'avrebbe interrotta.
    
    Scese nuovamente con la mano tra le gambe e prese a stimolare il clitoride, lasciandosi andare a quel forte piacere che le causava. Nella sua mente nuovamente quelle immagini, quel grosso cazzo dal gusto orribile e quelle mani possenti sui suoi fianchi mentre si faceva sbattere. Infilò le dita e emise piccoli versi di piacere.
    
    Aumentò sempre di più il ritmo e in contemporanea con esso aumentava la goduria.
    
    Si afferrò il seno con la mano libera, se lo strinse forte, quella sensazione fantastica andava sempre più aumentando, non voleva smettere, ne voleva di più.
    
    Quando raggiunse un ritmo così accelerato da far schioccare l'acqua intorno a se, si lasciò a versi di piacere più accentuati e acuti, c'era quasi...e proprio nel momento del culmine la sua voce sembrò sparire.
    
    Rimase a bocca aperta a fissare il soffitto, le sue dita si erano fermate all'interno, il suo corpo tremava nonostante il calore dell'acqua...aveva raggiunto il suo primo orgasmo.
    
    Si sfilò le dita dalla figa e si lasciò cullare dall'acqua fino a quando non sentì bussare alla porta.
    
    "Ehi Farah, ti ho lasciato dei vestiti puliti fuori dalla porta...spero siano della tua misura." disse Selma con quella voce rassicurante che tanto la faceva sentire bene.
    
    "Ti ringrazio!"
    
    Farah finì di lavarsi per bene e si asciugò, poi aprì la porta quanto bastava per ritirare i vestiti.
    
    Una semplice maglietta ...
    ... ed un paio di jeans che fecero un po' fatica ad entrarle. Come biancheria intima un reggiseno bianco che le stava un po' grande e delle mutandine piuttosto succinte per una come lei che aveva sempre indossato mutandine normali.
    
    Notò solo dopo essersi vestita l'assenza di un velo da indossare.
    
    Si asciugò i capelli come meglio poteva e andò alla ricerca di un volto familiare tra le poche porte aperte del corridoio.
    
    Finì per raggiungere l'ufficio di Selma che stava consultando delle scartoffie...quando quest'ultima la notò abbassò gli occhiali e la osservò meglio.
    
    "Direi che ti stanno dai" disse ridendo.
    
    "Si ma...manca..." Selma la interruppe drasticamente.
    
    "Non ne avrai più bisogno. Qua nessuno sa chi sei, tanto meno hai dei documenti con te per dare prova delle tue origini o della tua identità. Riparti da zero Farah, sei libera."
    
    Farah si toccò i capelli ancora umidi...
    
    "Libera..."
    
    "Ora vai a riposarti, penso tu sia passata dinanzi alla tua sistemazione per ben due volte ormai...domani discuteremo della tua permanenza qui...ok?"
    
    Farah accennò un si con la testa e si recò alla piccola camera palesemente riadattata per i casi di emergenza come il suo.
    
    Non ci mise molto prima di cedere all'abbraccio di Morfeo, ma come sempre rifletté sulla sua condizione.
    
    La vita le stava dando una seconda chance, stava a lei coglierla...ma era pronta per farlo? Sarebbe dovuta ripartire da zero, lasciandosi alle spalle tutto ciò che era stato di lei prima di ...