1. Il giovane monaco


    Data: 29/09/2017, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... muoversi e cadere a terra... si china per raccoglierlo e vede sotto il tavolo le gambe della ragazza completamente scoperte, nude, vede il biancore delle sue cosce. Gli sembra di percepire un afrore forte che immagina sia della sua femminilità e si illanguidisce, sente il proprio sangue scorrere nelle vene come un torrente in piena... La notte... E non basta anche il curato ha le gambe scoperte... aperte... nude! E mostra una grossa verga dura nodosa, rigida... ! Si sta toccando... Si rialza ed e' sbalordito! Senza parole li guarda e incontra i loro sguardi tranquilli... interrogativi. Si sente perdere nel vuoto nero dei loro occhi, si alza da tavola e si ritira in fretta senza una parola. Nella sua camera, alla luce della candela, cerca di decifrare il manoscritto, cerca di non pensare al biancore di quelle cosce, cerca di stordirsi. Ad un certo momento crede di poter catalogare lo scritto, ha sentito parlare della Scrittura Beneventana, di provenienza longobarda in uso nell'Italia meridionale ma non ne conosce i particolari... e poi perché' ogni tanto rileva una parola comprensibile? Di un tratto... si sente aprire la mente, un lampo di luce improvvisa e una voce che gli dice...: "come il bue arando percorre il campo..." e ricorda la scrittura bustrofedica, antica scrittura greca in cui le lettere si susseguono in un rigo da sinistra a destra e nella successiva da destra a sinistra. Prova a leggere con questo sistema ma ancora tutto gli e' incomprensibile... E ancora la ...
    ... voce nella mente... "quattro e ancora quattro...". Cosa? Quattro righe e quattro parole? O ogni quarta riga e la quarta parola? E di chi è la voce? E perché? Mentre e' intento nella sua opera inizia a sentire dei colpi ritmati e dei gemiti, dapprima cerca di ignorarli... ma ora oltre ai gemiti sente delle urla ricorrenti e delle imprecazioni, la sua prima interpretazione e' che lo zio stia picchiando la ragazza sua nipote, vuole intervenire, apre la porta e segue la provenienza di quei gemiti... Da una porta socchiusa esce della luce e Gerbert si avvicina e quanto vede lo colpisce al basso ventre... lo eccita istantaneamente. Heradiana e' seduta nuda a cavalcioni sulle gambe dello zio e si alza e si abbassa ritmicamente tenendosi con le mani alle spalle dell'uomo. Lo zio le sta gridando che e' un vero demonio, che lo sta svuotando di ogni energia, che e' una puttana, lei ogni pochi minuti si inarca e prende a muoversi più violentemente ancora e urla, urla e dice di godere, di godere della sua verga infaticabile... e riprende a muoversi. Gerbert sente l'odore... odore di femmina e odore dello sperma maschile e nota appoggiata alla parete una figura allucinante... una nera figura alata, riconosce le sembianze della vecchia domestica, ma che subito la vede trasformarsi. Nuda... anch'essa come la ragazza e l'uomo, ma non più curva e invecchiata, no...! Ora e' nelle forme di una bellissima donna, procace, dal grosso seno e dai fianchi larghi. La ragazza sente la sua presenza... alza ...