Seconda parte - La passione aumenta
Data: 11/11/2018,
Categorie:
Feticismo
Autore: Frank Zaz, Fonte: EroticiRacconti
La scorsa domenica, al ritorno dal lavoro (avevo svolto un turno di mattina festivo), giunsi a casa di mia suocera e salii le scale. Mi aspettavo di trovare tutti in casa, ma appena entrato mi resi subito conto che invece non c’era nessuno. Mi guardai intorno ed ebbi conferma: la casa era deserta. Tornai sui miei passi e quando fui in vetta alle scale, sul pianerottolo, vidi mia suocera nel piazzale, probabilmente di ritorno da qualche parte dove era stata. Mi sorrise e mi disse che gli altri erano andati da un’amica di mia cognata a farle visita. Probabilmente sarebbero tornati dopo un’oretta abbondante. Mi disse anche che lei era stata a camminare perché il dottore glielo aveva ordinato per tenere sotto controllo la pressione. Salì le scale ed entrò in casa. Io la seguii ed entrai in cucina. Mia suocera si tolse la giacca che indossava e mi disse che sarebbe andata al bagno a darsi una rinfrescata, perché la camminata l’aveva un po’ accaldata. Come al solito non indugiai e sulla scorta dell’esperienza che avevamo avuto la volta precedente, senza vergogna le lanciai la proposta: “. . . Se vuole . . . una rinfrescatina gliela do io, a modo mio . . .” Mi guardò qualche istante ed io ricambiai lo sguardo, ". . . magari le farebbe bene un bel massaggino . . ." aggiunsi io ammiccando un sorrisetto . . . Lei distolse lo sguardo e ribatté: ". . . No, dai . . . lo so cosa stai pensando . . . ma non credo che sia il caso. Sono un pò indolenzita, è vero, ma forse sarebbe il caso che ...
... prima andassi in bagno a darmi una rinfrescata . . . non credi ??" Osai l'inosabile: ". . . Gliela dò io la rinfrescata . . . . si fidi . . .” E lei: ". . . Ma, ho camminato per più di mezz’ora sotto il sole con queste scarpette da ginnastica, forse i miei piedi saranno un po’ sudati . . .". "Non si preoccupi e mi lasci fare . . ." la incalzai io. "E, va bene, come vuoi, ma secondo me sarebbe meglio di no . . .". Si sedette sul divano ed io mi collocai per terra davanti a lei. Calzava un paio di scarpette bianche, abbastanza usate (marca Lotto), ed un paio di calzini di cotone anch'essi bianchi. Dolcemente, delicatamente, le sfilai la scarpetta sinistra, la portai lentamente verso il mio naso e cominciai a respirare profondamente. Era calda e profumatissima, e nell'interno era molto ben visibile l'impronta della pianta e delle dita del piede. Ed oltretutto aveva ragione: l'odore era piuttosto intenso ed era un misto di sudore, profumo di piedi ed odore di scarpa da ginnastica: un mix esaltante. Era chiaro che il mio interesse principale era rappresentato dai piedi, ma non potei resistere: aprii la bocca e cominciai a leccare l’interno di quella scarpa bollente. Carezzavo con la lingua il sottopiede caldo di quella calzatura, inspirando al contempo il meraviglioso profumo che essa emanava. Mia suocera attese con pazienza, alcuni minuti, ma poi mi fece notare, dolcemente, che il suo piedino sudato ed accaldato (ancora avvolto dal calzino) stava attendendo . . . La guardai in ...