1. Generazioni a confronto - Il secondo cliente


    Data: 12/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: VicentinoGrey

    Il secondo cliente si presentò puntualmente alle ventuno. Era un giovane palestrato, abbastanza carino e sicuramente dotato di un buon patrimonio. Indossava solo capi griffati e appoggiò sul comodino un sofisticato cellulare e un orologio di lusso. «Gianni mi ha detto che siete madre e figlia» esordì, senza nemmeno salutare. «Sì, è vero» confermò Francesca con un velo di tristezza sul viso «siamo qui per pagare un grosso debito causato da un errore commesso da me. Quindi, se vuole scegliere qualcuna a cui fare più male, scelga me e lasci da parte mia figlia». «Senti un po’ questa puttana! Vorresti forse dirmi cosa dovrei farti per non rovinare la tua bambina? Dovevi pensarci prima, non trovi? Adesso la spogli e lei si metterà a quattro zampe, come una brava pecorella in attesa del montone». Laura vide l’imbarazzo negli occhi di sua madre e l’espressione di chi si stava rammaricando per averla trascinata in quella che per lei era una nuova esperienza, ma che per sua madre stava diventando una difficilissima prova di sopportazione della più grande serie di umiliazioni della sua vita. Quando fu nuda, Laura si inginocchiò sul letto, appoggiando le mani sulla testiera. Il ragazzo preferì spogliarsi da solo, risparmiando Francesca di una ulteriore mortificazione. «Voglio la tua bocca, mammina, e voglio che tu mi spompini vicino al muro, così la tua bambina vedrà quando troia sei a succhiare il cazzo di un uomo diverso da suo padre». Francesca avvampò e si sedette sui talloni ...
    ... vicino al comodino, sotto gli occhi di Laura che guardava i suoi movimenti. Vide che usava la lingua lungo il fallo già rigido e ogni decina di secondi lo ingoiava oppure prendeva in bocca un testicolo, lasciando vistose tracce di luccicante saliva. «Sei brava, cazzo. Poi proverò anche l’abilità di tua figlia, non preoccuparti. Vi darò un voto e lo comunicherò a Gianni, così chi vi userà dopo, saprà da chi farsi fare un bel pompino! Ora però voglio fottermi tua figlia. Aiutami a infilarle dentro il mio uccello: aprile la figa che voglio sbatterglielo dentro!» Il cliente si posizionò dietro Laura e sua madre dovette allargare le sue labbra e guidare il grosso glande dentro il sesso umido e pulsante della sua creatura. Stavolta non si stupì di trovare il giovane sesso già gonfio e lucido di umori. Lo spettacolo che aveva offerto alla sua bambina e le parole pronunciate dal tracotante ragazzo l’avevano sicuramente scombussolata. «Ah, sì! Calda e umida come piace a me» commentò il giovane «adesso ci divertiamo un po’, bellezza!» L’uomo la penetrò con vigore, facendo oscillare i suoi seni e riempiendo la stanza con il suono degli sbattimenti dei corpi nudi. Francesca era seduta a fianco della figlia, con una gamba penzoloni e l’altra piegata sul letto. Teneva una mano sulla schiena di Laura e la accarezzava. «Invece di pensare a tua figlia, usa quella mano per palparmi le palle. E visto che di mani ne hai due, con l’altra voglio che le masturbi il clitoride» La donna sgranò gli occhi e ...
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