-
Mohamed
Data: 12/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Singlebsx-
... sue mani sul mio capo non mi permettevano di prendere fiato. Solo due minuti per versami direttamente in bocca un fiume di sborra: cinque schizzi abbondanti che a stento riuscii ad ingoiare. Rimase dentro la mia bocca un minuto ancora. Presi il bagnoschiuma e lo rilavai. Era ancora duro come un bastone di frassino! Anche io ero eccitatissimo ma non volevo ancora sborrare. Avvolsi Mohamed nel telo-bagno e lo asciugai per bene. Mille pensieri attraversarono la mia mente in meno di un millisecondo: era ancora eccitato e certamente avrebbe voluto incularmi. Ero molto preoccupato ma, allo stesso tempo, voglioso così da prenderlo per mano e portarlo in camera da letto. Presi dalla mia tracolla il tubetto di Luan che porto sempre con me e versai quasi l’intero contenuto sul cazzo di Mohamed. Mi misi in ginocchio sull’orlo del letto. Mohamed si mise dietro di me e accostò la sua cappella sul mio buchino. Con molta sapienza e pazienza cominciò ad entrare. Non nascondo il dolore lancinante ma riuscii a resistere. Mohamed scivolò dentro di me rimanendo fermo per qualche secondo, giusto il tempo per farmi abituare. Mi sentivo spaccato in due come una mela. Evitavo di restringere l’orifizio per evitare l’aumentare del dolore; passò presto e prevalse il piacere! Sentii prendermi per i fianchi dalle sue mani vellutate ...
... che mi spingevano la lui. Sentivo i suoi testicoli a contatto con i miei e il suo glande quasi dentro la mia pancia. Mohamed sfilò il suo bastone per riaffondarlo dentro: da lì il suo stantuffamento! Sembrava che il tempo si fosse fermato e non passava mai. Quando mi resi conto di avere dentro qualcosa di enorme e, soprattutto, di carne ,cominciai a godere come un forsennato! Mohamed continuava a incularmi con dolcezza fino a farmi sborrare. Sentivo l’aumento dei suoi colpi e il pulsare della cappella: stava per arrivare! Solo qualche colpo fino in fondo e mi sentii inondare da qualcosa di bollente: era la sua sborra che aveva inondato i miei intestini. Rimase dentro qualche secondo ancora per poi uscire il suo uccello appagato. Io rimasi immobile mentre Mohamed si butto sul letto esausto. Mi sdraiai accanto a lui e gli domandai: “ti è piaciuto?”. E lui: “tanto amico… e a te?”. Risposi: “certo, tanto!”. Rimanemmo sul letto per una mezz’oretta parlando del più e del meno quando Mohamed esordì: “ti presenterò mio fratello più piccolo, forse anche a lui piacerebbe fare una doccia”. Mohamed si alzò e dopo essersi rivestito se ne andò. Mi alzai dal letto; sentivo la stomaco ribollire, come se dovessi defecare. Andai in bagno, mi sedetti sul water per buttare tutta la sborra: riempii tutta la tazza!.