Serata in discoteca parte 3
Data: 13/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: ROBERTO
Dopo essere uscita dal bagno, il sorriso malizioso di lui mi restò impresso, sicuramente aveva sentito le mie grida di piacere, che non ero riuscita a trattenere, mentre mi masturbavo. La serata, ora a casa di quei tizi conosciuti i. Discoteca, stava lentamente svuotandosi, in pochi ballavano ancora, la maggior parte delle coppie, siberano trasferiti innuna delle tante stanze dell'enorme villa, e in quattro di queste stanze c'erano le mie quattro amiche, con i loro rispettivi uomini, conosciuto quella sera stessa. Certo ora era sola, e questo non era il modo migliore per passare il suo compleanno, ma in fondo non era colpa loro. Per l'intera settimana avevano provato a convincerla a trovare un uomo in discoteca quel giorno, e a farsi "scopare" come si deve.ma per l'ennesima volta si era dimistrata non adatta ad essere una tipa da discoteca, e non poteva di certo di chiedere alle amiche di non spassarsela. In particolar modo a Claudia (che aveva scoperto che il suo uomo era superdotato) e a rosa, che sembrava aver trovato un modello come compagno per la sera. La festa non le interessava, ed ora che era andata in bagno a mulasturbarsi, al pensiero delle immagini delle sue amiche che venivano possedute in quella casa, la serata aveva perso di interesse. Andò in salotto, che era quasi completamete vuoto, a parte una coppia, che era seduta su una poltrona, con lei a cavalcioni su di lui, e si baciavano appassionatamente. La sua attenzione fu attratta da un enorme libreria. I ...
... genitori di Giuseppe, oltre ad essere molto ricchi, dovevano essere molto colti. Prese un libro di Dumas,il conte di montecristo, che aveva già letto, e iniziò a rileggere le prime pagine, doveva far passare il tempo, alme o fino a quando le amiche non sarebbero tornate da lei. Mentre leggeva, sentí una voce maschile che le disse:lettura impegnativa per una festa." Si voltò e notò che era il ragazzo che credeva avesse sentito il suo orgasmo dal bagno. Allungò la mano verso la sua direzione. "Piacere, Matteo." Carla era stranamente calma, conoscendosi, si sarebbe sentita nel panico se qualcuno che aveva sentito mentre godeva, attraverso un porta del bagno, le rivolgeva la parola. Lei gli strinse la mano, e disse:"piacere, Jessica." Aveva scelto volutamente un nome falso ma intrigante,non era da lei, ma la situzione la intrigava, e Maatteo era molto affascinante.quando Carla lo sentí che iniziò a parlarle del libro ne fu ancora più affascinata. Parlarono per circa un quarto d'ora, e lui le piaceva sempre di più. Era un ragazzo, bello simpatico, colto e galante. Quando le chiese, se fosse sola in quella festa, lei le spiegò che era venuta con le sue amiche, ma adesso erano tutte impegnate, probabilmente a cercare di avere un orgasmo. La risposta di Matteo la spiazzò del tutto. "E allora tu hai deciso di darti lo stesso piacere da sola in bagno eh?" Questa frase le fece capire che l'aveva sentita davvero, non era solo una sua congettura. Carla arrossí visibilmente, e iniziò a ...