1. Serata in discoteca parte 3


    Data: 13/11/2018, Categorie: Etero Autore: ROBERTO

    ... balbettare. Lui le afferrò la mano per tranquillizzarla. "Guarda che non c'è niente di male, meglio sola che con qualche coglione conosciuto ad una festa, di cui non conosci nemmeno il nome." E dice dole queste parole le sorrise affabile. La sua presa sulla sua mano, infondeva a Carla in senso di sicurezza e di calore, e fu solo un attimo, i loro volti si avvicinarono e iniziarono a baciarsi. Il volto di lei era in fiamme, baciava in maniera magnifica, e con le sue mani grandi ma delicate le accarezzava i capelli. La voglia tornò a farsi padrona del suo corpo, e disse a Matteo una frase che colse di sorpresa anche lei:"ci spostiamo in camera?" Lui annui silenziosamente, e me tre si stringevano le mani, si diressero alla ricerca di una stanza libera. La trovarono al primo piano. La stanza aveva al centro un enorme letto matrimoniale, ed era ricoperta di quadri. I due chiusero la porta alle loro spalle, e ricominciarono a baciarsi. Carla sentiva il calore, salirle dal suo sesso, aveva voglia di lui, e anche di dominare il gioco. Mentre lo baciava, spinse il suo corpo sul letto, lui si sedette, e lei montò su di lei a cavalcioni, continuandolo a baciare con foga. Poi lo fece indietreggiare, e poi stendere sul letto. Ora iniziò a baciarlo sul collo, gli sfilò la maglietta e le sue labbra si spostarono, prima sul petto, e poi sull'addome. Aveva un corpo magro e tonico, e baciare il suo busto, bello ed abbronzato fece aumentare la sua voglia. Arrivata con le labbra vicino alla ...
    ... vita, sbottonò il pantalone, e gli e lo sfilò. Lui rimase con lo slippino, e la sua erezione era ben visibile. Alzò lo sguardo, e lui la fissava pieno di fervore, con occhi che sembravano supplicarlo di prendere in bocca il suo membro. Lei abbassò la testa, e iniziò a baciare lo slippino, quando lui sentí le sue labbra irriggidí il suo corpo. Questi baci durarono pochi secondi, ma a lei sembrarono un eternità, aveva voglia di vedere il suo cazzo nudo. Quando sfilò le mutande di matteo, rimase estasiata dalla bellezza di quel cazzo, era delle giuste dimensioni, ma provocava un'attrazione fatale su di lei. Lo prese in mano, e sentiva sotto la sua pelle le grosse vene che pulsavano. Disse ad alta voce, in maniera sensuale:hai un cazzo bellissimo." E cosí dicendo lo avvolse all'interno della sua bocca dopo essersi inumidita le labbra. In quel mome to matteo non esisteva più, per Carla esisteva solo lei con quel grosso cazzo. Iniziò a succhiarlo con passione. Prima lasciò cadere un pò di saliva sulla punta, e poi inglobò nella sua bocca l'intero pene. Muoveva la testa su e giù, mentre la sua mano segava la base. Un piccolo grido di piacere di lui, la riportò alla realtà. Lo guardò negli occhi, era completame.te preso dal suo pompino, e senza distogliere lo sguardo da lui, leccò l asta più volte, e poi si diresse, con la punta della lingua verso la cima del pene. Muoveva la punta della lingua sul glande, provocando scosse in Matteo, poi ricominciò a succhiarlo con passione per una ...