Il sogno s'avvera..
Data: 13/11/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Minchia94, Fonte: Annunci69
... in poco tempo anche l’orgasmo. Mi strinse forte contro di lei e gemette nominando il mio nome con una voce sensualissima. Entrambi sudati e soddisfatti rimanemmo per qualche minuto senza dir nulla soltanto con un sorriso stampato e intenti a riprendere fiato.
Iniziammo a confrontare le nostre sensazioni, entrambi increduli ma contenti di aver provato questa magica esperienza insieme. Nel frattempo però le mie mani si allungarono per una ulteriore scoperta del suo corpo, passavo sul seno, poi le accarezzavo i ciuffi della figa, fino a metterle piano piano le dita dentro. Era ancora calda e sbrodolante dei nostri liquidi, le chiesi se potevo riprendere a leccargliela e lei annuì. Ci buttammo sul tappeto del salone e mi misi a leccarla con maggiore veemenza rispetto a prima, poi ad un tratto anche lei invidiosa si piegò e sdraiandosi sul suo fianco si mise con accurato impegno a leccare me e a strofinarsi il cazzo sulle sue tette. Mentre le leccavo la figa le mie mani partirono alla scoperta delle natiche della mia signora. Anche questo non era più il gran bel culo che osservavo qualche tempo addietro. Era tanto. Ma aveva sempre un certo fascino, appartenenva sempre ad una signora di più di quarant’anni. Con la mano la massaggiavo, poi lentamente cercai di capire se potevo avventurarmi alla scoperta del buchino del suo sedere. Lei non mi diceva niente mentre col dito facevo pressione nell’ano, era troppo presa a leccare il mio cazzo. Così spostai anche l’attenzione della ...
... lingua verso il canale creato dal suo culo, e glielo bagnai tutto tant’è che dopo un po’ il mio dito le entrò senza difficoltà. A quel punto si fermò anche lei mi chiamò e mi disse cosa avessi in mente di fare. Io le dissi che uno dei miei sogni era quello di prenderla proprio da dietro. Le rispose dicendo che avremmo dovuto aver bisogno di qualcosa che lei non aveva, di qualche crema, altrimenti avrebbe sentito dolore. Io allora le chiesi di appoggiarsi col corpo sul divano e che ci avrei pensato io a renderle meno doloroso l’ingresso. Non senza qualche perplessità, decise di seguire le mie indicazioni, mi misi da dietro e non seppi resistere ala tentazione di cominciare a penetrarla nella figa e poi le sussurrai che avevo intenzione di leccarle tutto l’ano fino a quando non avrei sentito che era pronto a ricevere il mio cazzo. La descrizione del mio intento la fece rilassare parecchio, anzi fu lei ora a incitarmi a cominciare e che voleva farlo fortemente. Mi misi così col viso tra le chiappe della mia signora ed iniziai una lunga. e “stranamente”, succulenta leccata. Avevo a lungo sognato possederla con la bocca e con la lingua, e la sua pelle ancora liscia e profumata accentuarono le mie voglie. Iniziai a leccarla e dopo poco sentivo distintamente che lo sfintere le si stava rilassando e che era più dilatato rispetto all’inizio, provai a mettere prima un dito e a farlo entrare e uscire, “scivolava”, poi provai con due dita, capii che era giunto il momento di prenderla da ...