1. Un tranquillo week-end di scopate


    Data: 13/11/2018, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    Avevo vinto un buono vacanza alla lotteria della festa di paese. Un week-end (due giorni e due notti) per due persone da passare in un albergo in montagna, ma non sapevo con chi andarci. Non avevo un ragazzo, né amici o amiche con cui ero in confidenza. Quando ormai il buono stava per scadere, chiesi a mio fratello Andrea se volesse accompagnarmi lui. Lui ha cinque anni più di me. Ed è un figo pazzesco… moro, occhi azzurri, con quella leggera barbetta molto di moda di questi tempi, sguardo intenso… Quando quei due occhi ti fissano, sembra sempre che un vorace predatore stia puntando la sua cena. Gli voglio molto bene e siamo sempre andati molto d'accordo. Da piccoli eravamo inseparabili, tanto che dormivamo anche nello stesso letto. Ma vi parlo di quando avevo due o tre anni. Moltissime volte si è preso la colpa delle marachelle che combinavo e veniva punito lui al mio posto. Un paio di volte ho voluto io prendermi la colpa di qualcosa che aveva fatto lui, perché sapevo che lo avrebbero punito molto più severamente di me, che ero ancora piccola. I nostri genitori lo hanno sempre spronato a curarmi e proteggermi in ogni modo possibile, per la sua giovanissima età. Quando camminavamo per strada mi teneva sempre per mano, quando avevo voglia di un gelato mi accompagnava sempre al bar vicino casa, quando eravamo al mare giocavamo sempre insieme e non potevo mai allontanarmi se lui non era con me. — Verrò molto volentieri con te — mi rispose immediatamente. E così due giorni ...
    ... prima iniziai a fare la valigia. Sì, d'accordo, era solo un week-end, sarebbe bastato anche solo uno zaino con un paio di jeans e qualche maglietta, ma volevo mettermi cose carine, almeno per una volta… Senza neanche pensarci, riempii la valigia dei miei abiti più belli e seducenti. Ne misi da parte uno per il viaggio. Saremmo andati con la sua macchina. Ero da poco maggiorenne e non avevo ancora la patente. La sua auto è un bellissimo suv, comprato usato ma quasi nuovo. Ce l'aveva da poco meno di sei mesi, e anche lui non vedeva l'ora di sfoggiarlo. Era giugno e la scuola era finita solo da pochi giorni. Faceva caldo e le previsioni del tempo erano favorevoli. Ci sarebbe stato bel tempo ancora per una decina di giorni. Avremmo dovuto fare all'incirca 200 km, quasi tutta autostrada, ma a mio fratello piaceva guidare e la sua auto è davvero molto comoda. Mi accoccolai sul sedile di fianco al suo, programmò il navigatore, mise alla radio una stazione di musica classica (siamo entrambi patiti di quel genere musicale), e all'alba finalmente partimmo per la nostra breve vacanza. Ci fermammo solo per un veloce caffè. Entrambi stavamo in silenzio, lasciando che la musica in sottofondo riempisse il silenzio. Mi sentivo felice e serena in sua compagnia, col sorriso sulle labbra, e neanche lui sembrava avere interesse a riempire quel nostro silenzio. Sembrava assorto nella guida, anche se ogni tanto volgeva lo sguardo verso di me e mi sorrideva dolcemente. Quasi a destinazione, uscimmo ...
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