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Lezioni di tango
Data: 14/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: asmodeo
... filosofico sulla sua sensualità e quello che lui interpretava come desiderio inascoltato di abbandonarsi . “Io guido la danza perché si danza all’indietro, e tu non riesci vedere, devi fidarti” ”un maestro di tango ma non solo e se me lo permetterete riuscirò a farti scoprire molto di più”. Lo guardammo perplesso e forse per questo completò il discorso dicendo che nessuno l’avrebbe obbligata contro la sua volontà . “…ma io saprò convincerti” concluse in modo ambiguo. Prima di iniziare la nuova lezione le porse una scatola. Monica restò sorpresa del contenuto. Un paio di sandali rossi con un tacco a spillo di almeno 12 centimetri. Vinicios si inchinò davanti a lei e l’aiutò ad indossarli senza che mia moglie si opponesse. Le accarezzò le esili caviglie e scivolò sui polpacci facendola sobbalzare. Monica gli disse che non sarebbe riuscita a ballare su quelle scarpe e che mai aveva indossato tacchi così alti. Il risultato fu contrariamente alle aspettative di tutt’altro verso, inatteso, non solo Monica riuscì a ballare ma sembrava che in quella lezione i passi fatti fossero stravolgenti. La mia perplessità era la mia gelosia. Vinicios la teneva incollata a se tenendosela stretta . “dovresti portare i sandali anche durante il giorno, ti abitueranno a mantenere un passo adatto alle tue prossime lezioni” Sembrò strano ma Monica il giorno dopo andando al lavoro seguì le sue indicazioni e tenne i sandali per tutta la giornata Manfred Non ci feci caso subito, mi accorsi solo nel ...
... pomeriggio che Monica indossava un paio di sandali con un tacco sottile ed alto. Anche con quel vestito, da armadio anteguerra a mezzo polpaccio, si valorizzava la caviglia sottile e le spingevano la rotondità del suo sedere facendomelo apprezzare come non mai. Era una stranezza ma quel suo portamento finì con l’eccitarmi e scatenare una curiosità insana sul perché di quelle calzature. Nei giorni seguenti Monica continuò ad indossarli e la sua andatura dapprima incerta finì col diventare anche sensuale per una donna che fino ad allora avevo smesso di considerare attraente. Diventò un‘ossessione cercare di capirne il significato e soprattutto l’assurdo contrasto con il suo rimanente abbigliamento. Vinicios, il maestro di tango Monica camminava come una paperotta. Per questo le avevo proposto di imparare a camminare con scarpe con un tacco così alto per aggrazziarla. Quando gliele avevo fatte indossare la sentii fremere mentre le accarezzavo viziosamente la caviglia ed il polpaccio. E’ stata come una rivelazione, ho come sentito che quella donna doveva appartenermi, si appartenermi ma non come una solita compagna di tango. Sentivo qualcosa di più. Era come un pezzo di argilla che sembrava non aspettare altro che essere plasmata. Era solo una sensazione, un’impressione di un momento. Già ma come fare? Ed il marito che era sempre con lei? E se mi fossi sbagliato? In fondo in passato era pur capitato di scopare con qualche mia allieva, qualche altra poi era stata anche la mia compagna ...