Contessa - la Ponygirl - capitolo II
Data: 14/11/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: koss99
... puledre, non aveva scelta se non voleva rovinare a terra. Appena Chantelle fu in grado di correre e realizzare quello che succedeva si accorse del suono delle campanelle e di come questo richiamava lo sguardo dei passanti, che però, si rese conto, erano più interessati a guardare lei delle stesse puledre, evidentemente quelle per loro non erano una novità. Chantelle era rossa di rabbia e vergogna, mentre correva guardava con aria di sfida la gente, quasi tutti indigeni, che la fissavano e ridevano, qualcuno le rivolgeva gesti sconci e parole che non capiva, ma dal significato inequivocabile. Usciti dal villaggio sul bordo della strada non c’era più nessuno a distrarla e si concentrò sulla corsa, le due puledre trottavano veloci ed ogni tanto venivano spinti al galoppo. Chantelle era in buona salute, ed ora che in quei giorni si era ripresa, era anche in discreta forma, ma sicuramente non aveva mai corso tanto in vita sua. Corse per più di un’ora. Attraversarono campi e boschetti senza mai incontrare nessuno. Chantelle era provata, sudata e scarmigliata, quando ormai pensava di lasciarsi andare le puledre attraversarono un cancello e rallentarono, erano ormai sul sentiero di casa. Chantelle si sentiva svenire, ma ebbe il tempo di guardare che in fondo al viale sorgeva una grande casa. A circa cento metri ...
... c’era una grande stalla e di fronte ad essa una pista molto lunga che disegnava un bell’ovale. Su di essa e nei prati adiacenti poté vedere altre puledre simili a quelle che trainavano il calesse e le sembrò di scorgere anche due stalloni. Non era sicura di quello che vedeva, aveva la vista annebbiata. Di fronte alla casa il calesse si fermò. La sua padrona scese e si trainò dietro, tirandola per un guinzaglio, Juliette. Poi le puledre proseguirono verso la stalla. Qui si fermarono e due serve corsero verso di loro. Una, poi seppe che si chiamava Tanya, aveva gli occhi neri ed i capelli neri, ondulati e lunghi fino alle spalle, il corpo maturo e calmo, la pelle era bruna, ma nelle parti più delicate, che Chantelle riuscì ad intravedere, era di un bianco pallido. L’altra era un’araba, dalle labbra grosse e tumide, non era proprio una bellezza, si chiamava Miriam. Tanya si prese cura delle due puledre conducendole alle stalle. Miriam si prese cura di lei portandola verso un capanno vicino. La serva di stalla la fece bere avvicinandole una scodella alle labbra, poi legò il guinzaglio ad un gancio della parete e l’abbandonò. Chantelle riuscì a rannicchiarsi per terra, nuda com’era e pianse. Era pomeriggio, ma nessuno si fece vedere fino al mattino successivo. koss99@hotmail.it http://novelleerotiche.altervista.org/