1. vacanze in montagna 1 Bivacco


    Data: 14/11/2018, Categorie: Altro, Etero Autore: robertino48

    ... vedeva, non pensava che fosse così lungo. Ernesto sgrullò il cazzo, lo reinfilò nelle mutande e si allontanò rivolgendole un dolce sorriso.Il resto del pomeriggio trascorse tranquillo, si sistemarono, si organizzarono per la cena accendendo il fuoco nel camino, organizzarono i pagliericci per la notte; Adalgisa notò che Sara e Silvio e Melissa ed Angelo avevano dei sacchi-letto accoppiabili realizzando una specie di sacco-letto matrimoniale, mentre Ernesto e lei ne avevano uno singolo.Cenarono presto, appena calato il sole, l�indomani era prevista una escursione alla Cima delle Ginestre, dopo la cena girò un fiasco di vino da cui si beveva a turno alla canna, Adalgisa era restia, non era astemia, ma non era molto abituata a bere, poi cedette.Sistemati i pagliericci Sara, Melissa, Silvio, Angelo ed Ernesto si tolsero calzoni e mutande, restando nudi dalla cintola in giù, ed al grido� Chi non piscia in compagnia o è un ladro o è una spia�uscirono all� aperto, Adalgisa dopo un attimo di esitazione, complice l� euforia del vino si spogliò anche lei e li raggiunse, poi dopo aver pisciato si infilarono tutti nei rispettivi sacchi-letto.Adalgisa non era abituata a coricarsi senza le mutande, si sentiva strana: un po� a disagio ed un po� libera per questa nudità, faceva fatica ad addormentarsi, nel silenzio sentì dei fruscii, si girò e, alla luce della luna che entrava dal finestrino vide una sommessa agitazione nei sacchi-letto delle coppie: chiaramente stavano scopando� si passò ...
    ... una mano tra le cosce, era tutta bagnata, cominciò a torturare il clitoride, ma aveva bisogno di qualcosa di più solido dentro, in profondità, si girò verso il sacco di Ernesto e vide un leggero movimento ritmico:si stava segando, fu un lampo: uscì dal proprio sacco in silenzio e si infilò in quello di Ernesto, impugnò il cazzo duro, lo pilotò verso la sua fica e se lo mise dentro: come era bello, duro, lungo, le toccava l�utero ad ogni spinta, le dilatava la vagina, le stimolava il punto G, poi le venne dentro frustandole il collo dell�utero con un getto di sborra calda che sembrava non dover mai finire, sussultò, si contrasse tutta in un orgasmo intenso, soffocò il grido liberatorio che stava per emettere e si abbatté esausta addormentandosi su Ernesto con il suo cazzo ancora infilato nella fica.I raggi del sole che filtravano dal finestrino la risvegliarono, nel dormiveglia ricordò la scopata e che era ancora nel sacco di Ernesto, sentiva la fica allagata, allungò la mano alla ricerca del cazzo che l�aveva riempita, era ancora di nuovo tosto, come era grande e grosso, altro che quello di Stefano. Aprì lentamente gli occhi e vide in primo piano un culo nudo di donna: era quello di Sara che, accosciata, stava armeggiando con un fornelletto per preparare il caffè; si intravvedeva il buchino e al di la le labbra della fica, Adalgisa non era lesbo, ma quella visione era proprio stimolante.� Buongiorno!�disse Adalgisa,� Buongiorno!!�Rispose Sara� Scopato bene? Hai cercato di ...
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