1. E poi, lei


    Data: 29/09/2017, Categorie: Lesbo Autore: Sanna, Fonte: EroticiRacconti

    Non stavo un fiore il giorno dopo. E no, cazzo! Mi sentivo le viscere sconquassate, continuavo ad avere lo stimolo di andare in bagno, ma delle 5 volte al massimo una è uscito qualcosa realmente. Una cosa incredibile. Mi chiedo se ci si abitua a prenderlo dopo un po' di rodaggio. Ora capisco perché gli uomini hanno la fissa del culo, dopo averlo dato una volta passa un mese finché si convincono a darlo le donne. Hanno ragione e che diamine! Per non parlare degli uomini, vabbè forse loro hanno solo quello da dare, alla fine diventa peggio di una figa immagino. Boh, sta di fatto che non ho intenzione di farmelo mettere di nuovo. Per carità non lo posso giurare ma che ne so come va a finire qua. Vabbè ma a parte ciò io avevo un diavolo di appuntamento. Quindi mi armai di pazienza, presi una bustina per contrastare i dolori e i fastidi e contattai occhioni azzurri. - Finalmente, pensavo te ne fossi scordata! - Scordata? Di te? E chi ti scorda a te! - Non mi hai mandato la buona notte ieri sera, ero convinta che ti fossi scordata. Ah, ecco cosa intendeva ieri mister. Aveva ragione, ci attacchiamo come le cozze. - Ma no, e che il telefono si era spento, l'ho messo sotto carica e non ho retto alla stanchezza, mi sono addormentata. Si, diciamo che almeno non l'ho toccato proprio, figurati se controllava gli ingressi, la balla non se la sarebbe bevuta. Uomini, comincio a comprendervi! - Ah, ok. - Ci vediamo stasera? - Certo, per le 8? - Ok, alle 8 sono da te. Chiusi la comunicazione ...
    ... e andai a farmi un luuuungo bagno. Forse mi addormentai o forse no, ma almeno non avevo più dolori. Quando arrivò la sera mi preparai a dovere, depilata e profumata. Quando la vidi scendere già cominciavo a immaginarmela in tutte le posizioni. Le avrei lasciato i tacchi, ma che bei piedini. - Buona sera… La vocina timida e la faccetta da cerbiatta, una favola. - Buona sera! Passammo la serata a passeggiare e chiacchierare, era vegetariana, che per certi versi è uguale al vegano, me l'ha spiegato lo giuro, ma non ricordo la differenza. Andammo a mangiare una pizza in una di quelle pizzerie d'asporto, quindi sedute sullo sgabello, io portavo i pantaloni e non c'era problema ma lei aveva una gonna che le si sollevò fino a metà coscia, allungare la mano fu inevitabile. - Ma che fai? - Ti accarezzo, posso? - Mh, si… Perfetto, almeno aveva capito le mie intenzioni, non dico che sarebbe caduta tra le mie braccia immediatamente, ma con un po' di spinta. Dopo mangiato si cominciò a fare tardi e la riaccompagnai a casa, ovviamente speravo che la serata non fosse finita li. - Ci vediamo domani? - Mh… - Non ti va? - Mh.. . - Posso baciarti? Sembrava restia, ma non mi rispose, sollevò il mento e mi guardò negli occhi. Mi avvicinai prima cauta, le sfiorati le labbra lentamente, poi le presi i capelli e me la divorai, aveva un sapore buonissimo. Il portone era aperto la spinsi dentro e continuai a baciarla, labbra, guance, collo. Le mani volarono sotto la gonna mentre lei si aggrappò al mio ...
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