1. E poi, lei


    Data: 29/09/2017, Categorie: Lesbo Autore: Sanna, Fonte: EroticiRacconti

    ... collo, aveva un perizoma sottilissimo, le grandi labbra non le conteneva neanche, spostarlo ed introdurre prima un dito poi due fu naturale. - Dove possiamo andare? - Sopra. Nell’ascensore mi abbassai e tirandole su la gonna le tolsi quello straccetto, era rasata solo sulle grandi labbra, sul monte aveva un cespuglietto folto e biondo, le sollevati una gamba portandomela sulla spalla e cominciai ad assaporare quel ben di dio, grande e succosa, mio dio com'era bagnata, ci avrebbe dissetato il terzo mondo. Con le dita giocavo sul clitoride mentre con la bocca mi dissetavo. Quando arrivammo al piano, lei aveva l’affanno e io avevo persino il collo umido. - Ma, non ci sono porte. - Si è il terrazzo, a casa mia ci sono i miei. - Ah, ok. Il cancelletto di ferro che aprì rivelò un lastrico solare circondato da un muretto di poco più di un metro, a terra c'erano delle coperte con dei cuscini. - Aspettavi ospiti? - Si, te! Non avevamo più nient'altro da dirci le tolsi di getto la maglia, e con essa volò in fretta il reggiseno, aveva dei capezzoli grandi e scuri, con una mammella che sembrava un ciuccio, succhiare era un piacere e morderlo ancor di più, la lingua che ci girava intorno si divertiva con qualcosa di consistente. Un flash mi riporto alla sera prima, quando la mia lingua girava sulla cappella di un cazzo, subito mi ripresi ritornando al presente. La gonna gliela lasciai, così come i tacchi. - Mettiti sui cuscini, a pecora. Non se lo fece ripetere, le sollevai la gonna e ...
    ... cominciai a leccare ogni parte, persino il culo, le dita le rivoltato e allargato in quella carne umida per poi prenderle il clitoride e succhiarlo forte, il suo urlo lo fece morire sui cuscini. Mi sollevai e in fretta mi tolsi i vestiti per poi ritornare da lei e sedermi davanti alla sua faccia con le gambe aperte. - Te la senti? Non mi rispose, appoggiò lentamente la bocca, poi diede un colpetto con la lingua. - Buona? Con le mani aprì le labbra e con la lingua cominciò a leccare, dal basso verso l'alto, era una bella sensazione ma niente di paragonabile ad una lingua esperta. - Vienimi sopra Capì subito come e mentre io mi dedicavo a lei, lei si dedicò a me. Con le dita arrivai dove potevo mentre continuavo a penetrarla con la lingua, cominciai anche ad accarezzarle l’ano, prima intorno poi spinsi delicatamente un dito dentro, la sentii trattenere il fiato ma non lamentarsi, così continuai, succhiavo e leccavo e con le dita penetravo, prima piano, poi a fondo, una, due, tre dita. Cominciai a scoparle il culo mentre con l'altra mano le scopavo la figa e con la bocca le torturavo il clitoride, ad un certo punto cominciò a tremare come una foglia. Le cominciai a muovere velocemente la mano sul clitoride mentre con le dita continuavo a scopare il culo, e venne. Mi inondò la faccia e il collo poi cadde su di me a peso morto. - Vorrei poterti dire che con te non ho finito, ma non mi va di infierire. Risi da sola della frase che ho usato, e di chi l'aveva pronunciata prima di me. ...