1. La confessione di un’insegnante costretta una sex slave 4


    Data: 17/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DarkEnjoy

    Il mio racconto della volta scorsa finiva con questa parole: “Ora, restando in piedi, alla lavagna, piscia: voglio vedere del bagnato ai tuoi piedi”. Feci come mi chiedeva mentre la testa mi girava e vivevo un terribile stato di confusione, un vero e proprio incubo dai contorni indefinibili. Sentii il liquido scorrere prima piano, poi sempre più velocemente giù dalle gambe e sentii che parte entrava nelle scarpe rendendole immediatamente zuppe … “Sono finita” pensai. Ma, come spesso accade nella vita, non bisogna mai disperare: nello stesso istante in cui sentivo crearsi una pozza di piscia ai miei piedi, suonò la campanella delle ricreazione ed in un attimo, tutti i ragazzi schizzarono dai loro posti buttandosi letteralmente verso la porta … nessuno si accorse del dramma che stavo vivendo, nessuno eccetto Francesco naturalmente, che restato al suo posto mi fissava beffardo: i suoi occhi non promettevano niente di buono per il futuro. Mi rifugia immediatamente dietro la lavagna prendendo la borsa dalla cattedra per fare un primo intervento di camouflage e limitare così i danni. Le notti successive sono state caratterizzate da una continuo stato tensione misto ad eccitazione, come se sottopelle scorresse una energia incontenibile e nel contempo scivolavo in uno stato onirico-depressivo. Erano le 15 di un giorno festivo quando, dopo vari giorni di silenzio, Francesco riapparve suonandomi alla porta. Al mio stato generale di prostrazione (dormivo a tratti e mi risvegliavo ...
    ... bagnata e non solo di sudore) si aggiungeva il ciclo nei giorni peggiori. Mi sentivo in qualche modo al sicuro perché sapevo che il mio alunno non amava troppo quando avevo le mestruazioni: aprii la porta tranquilla di questa convinzione ma fui travolta da un grosso rottweiler che immediatamente senti l’odore inusuale e spinse il muso sotto la gonna. Impreparata a questa aggressione improvvisa indietreggiai verso il divano e subito mi trovai sdraiata con il muso del cane infilato protervamente tra le gambe. Non credevo a quello che stavo vivendo: un'altra volta questo diabolico ragazzo era riuscito a sorprendermi e a rendermi completamente impotente. Cacciai un urlo fortissimo quando sentii i denti del cane che laceravano gli slip e percepii una grossa lingua caldissima entrare nella mia vagina sempre più in fondo, sempre più in fondo … ero sul punto di svenire sia per l’orrore sia per l’eccitazione inconsulta che mi prese le membra facendomi tremare come una foglia. Ma anche questa volta qualcosa mi venne in soccorso: un forte rumore di clacson proveniva dalla strada e mise in allarme immediatamente Francesco che, dopo aver guardato fuori dalla finestra, si precipitò verso la porta e, correndo, richiamò il rottweiler scomparendo in un attimo. Rimasi completamente stravolta, rossa in viso, ed un liquido caldo che mi scorreva dalle gambe: capii che non poteva continuare così. Sapevo già cosa sarebbe successo la volta dopo con Francesco ed il rottweiler, sapevo per filo e per segno ...
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