Lo zimbello della scuola e la tortuta
Data: 29/09/2017,
Categorie:
pulp,
Autore: ANNUSA PIEDI DONNE
Ero da sempre considerato lo zimbello della scuola nonostante ero intelligente e comunque carino. Per de ragazze in particolare della mia classe, Roberta e Martina ero solo un pappamolle sfigato, e per i loro ragazzi sempre nella nostra classe ero un debole. Roberta era e dico era una bella ragazza mora alta 1:75 con terza di seno, snella, occhi marroni, Martina bionda castana, alta 1:65 occhi azzurri e snella. I loro ragazzi erano entrambi mori, occhi castani e molto alti e palestrati. Le prese in giro andavo avanti, venivo picchiato, sputato e mancato di rispetto. Avete presente quando almeno una volta avreste desiderato uccidere o comunque fare del male ai vostri bulli? bè a me è successo e forse sono andato oltre al desiderio. Dato che sapevo un po di tutto, a scuola ero bravo a scienze, dove con la fisica potevo aiutarmi a calcolare delle piccole trappole che volevo creare, con l'arte potevo disegnare delle cose mostruose, recitare a parte del bravo ragazzo, infatti anche a teatro ero molto bravo e sopratutto mi occupavo di musica elettronica e ma suonavo anche tastiera, basso, chitarra e trombe. Ma per a musica spiegherò dopo a cosa mi è servita. Ovviamente ero anche costretto ai compiti in classe di raccontare e donare il mio sapere a queste cattive persone sotto minaccia. Da giorni stavo organizzando un party a casa mia e purtroppo dovetti invitare anche persone innocenti per essere più credibile. Loro mi dissero: Un party da te? Ahahahah che sfigato, dai ci vengo ...
... così possiamo prenderti per il culo anche dopo scuola. Così accettarono anche loro e altri compagni che non mi davano fastidio. Mattia e Giorgio erano sempre fissati con la teoria del maschio alpha, in effetti anche se avevo fatto palestra sia per migliorarmi fisicamente e avere più forza nel fare le cose, lo feci anche per avere energia in un combattimento, feci anche un po di arti marziali e altri sport ma non potevo competere con loro a forza fisica e facevano molto più sport di me. Così capii che poteva aiutarmi solo ad aver energia per colpirli con qualche arma al massimo ciò che feci come attività fisica. Così il party iniziò, io mi presentai come dj mischiando diverse musiche fatte con ciò che sapevo suonare, e loro non apprezzarono, risero mentre gli altri erano normali e tranquilli con me. Ad un certo orario, precisamente le undici di notte, si spensero tutte le luci, creai una sorta di bobina che catturava l'elettricità come studiato in fisica e la sfruttai solo per mandare avanti la musica e alcune luci soffuse rosse che illuminavano alcuni miei disegni di demoni e di uccisioni. La musica che continuava era stavolta una mia creazione fatta con tutto ciò che avevo e con suoni oscuri, clangore, confusione, urla e grida, insomma era come una colonna sonora horror molto spaventosa e insieme a quei disegni era tutto più caotico. Staccata la corrente, mi allontanai, sentivo Mattia e Giorgio sclerare, minacciarmi che mi avrebbero fatto il culo ma io sparii e con la mia voce ...