La mia storia, terzo capitolo: roberto
Data: 18/11/2018,
Categorie:
Trans
Autore: anatrav72, Fonte: Annunci69
... dietro gli alberi, altre case. Dalla parte opposta c’erano meno alberi e, più lontano, altre case.
I due lati corti della terrazza erano chiusi da muri senza finestre. Mi piegarono a pecorina sulla ringhiera, a gambe divaricate, e mi tennero così palpandomi il culo e le cosce. Roberto rientrò in camera e tornò con delle corde, me le passò davanti al viso ridendo, mi disse che adesso si sarebbero divertiti: “Sei venuta qui perché ti piace il cazzo in culo, e adesso stai tranquilla che ti accontentiamo, troia”. Mi legarono i polsi alla ringhiera, uno a destra e l’altro a sinistra, a braccia aperte e tese, lo stesso fecero con le caviglie. Cominciai a avere paura, le corde non mi sono mai piaciute: alzai un po’ la voce, pregandoli di smettere, ma venni immediatamente schiaffeggiata da Roberto che mi consigliò di non fare rumore che mi avrebbero sentita e vista… Cercai allora di accondiscenderli per evitare che la cosa prendesse una piega più pericolosa per me, annuii e dissi soltanto: “Va bene, sto buona, ma non mi fate male, per favore”. Per tutta risposta mi sculacciarono forte insieme, poi Roberto tornò in camera e ne uscì con uno dei suoi cazzoni finti: due secondi e me lo ...
... ritrovai piantato in culo, nemmeno il tempo di respirare. Mi ricordo che pensai: “Bastardo, se stasera va tutto bene non ci torno più”. Lui mi pompava in culo il cazzo finto e il suo amico mi dava il cazzo in bocca, ridacchiando fra loro. L’amico diceva che a questo punto, messa com’ero, non c’era quasi più divertimento, ma avrebbero trovato loro il modo di rendere la serata da ricordare.
E infatti… Dopo che si furono scopati a turno il mio culo fecero una cosa che mi riempì di un fortissimo imbarazzo e di paura di essere vista dalle case dietro agli alberi: accesero la luce di due lampioncini in terrazza e se ne tornarono in camera, lasciandomi legata alla ringhiera in quella posizione oscena.
Ora, non voglio sembrare ipocrita e dire che queste cose non mi eccitano, tanto è vero che questo episodio me lo ricordo bene e mi eccita pure ricordarlo, ma sul momento è diverso: ti senti umiliata, offesa, usata, messa alla berlina, ma… ciò nonostante io ringrazio Roberto e il suo amico per averlo fatto, perché è grazie a loro e agli uomini come loro che io godo. E infatti, anche dopo quella sera, ci sono tornata spesso e volentieri. :-)
Un bacio sul cazzo a tutti, amori miei. :-).